La giornata di studio sull’alimentazione, a Livorno, ha riunto esperti e un centinaio di studenti delle scuole superiori. Video

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La Giornata di Studio sull’Alimentazione svolta a Livorno il 18 maggio ha riunito un ampio gruppo di veri esperti e di un centinaio di studenti delle scuole superiori: Liceo Cecioni, Geometri Buontalenti e Ipsia Orlando di Livorno, Liceo Lorenzini di Pescia e Liceo Von Taube di Monaco di Baviera, accompagnati da Heidi Meinzolt, Coordinatrice Europea WILPF. Oltremodo positivi i risultati.

25maggio 2015 da Prof.ssa Giovanna Pagani Presidente Onoraria WILPF-Italia

Tutto si è svolto neImage and video hosting by TinyPiclla sede della Provincia di Livorno, Ente che in passato ha ospitato numerose iniziative culturali e formative e ancor oggi si dimostra disponibile a ciò, benché si trovi in situazione problematica complessa e con scarsi sostegni soprattutto economici.

Promotori della Giornata: WILPF-Italia (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), UNESCO Club Livorno e CeSDI ( Centro Servizi Donne Immigrate) che hanno trovato pronto appoggio e condivisione nella Consigliera di Parità Cristina Cerrai co-patrocinante. Il sostegno finanziario lo hanno dato: BancaCras, Cassa Integrativa Lavoratori ex-Atl, Libreria Belforte e Ristorante Nami.

Giovanna Pagani WILPF ItaliaPresentando l’iniziativa, la Presidente onoraria di WILPF-Italia Giovanna Pagani (coordinatrice dell’ iniziativa) ha chiarito che scopo della Giornata era dare informazioni agli studenti delle scuole superiori che andranno in visita all’Expo Milano 2015, sulle numerose problematiche concernenti l’Alimentazione e sulla poliedricità e plurivalenza della manifestazione milanese, avente slogan “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”.

C’è infatti chi contesta Expo per la forte presenza delle multinazionali che penserebbero soprattutto a nutrire se stesse e non certo il pianeta, altri sono indifferenti, molti l’avrebbero voluta diversa. Certo è occasione per acquisire dati, riflettere, creare le premesse per un dialogo costruttivo tra i paesi industrializzati e i paesi dei migranti colpiti da carestie, disastri ambientali, guerre. La WILPF infatti, fin dalla sua fondazione (1915) sta premendo nel mondo, affinché governanti e popolazioni ascoltino e recepiscano le proposte delle donne, e si attivino per evitare i conflitti armati, accettando l’evidenza che le guerre derivano non solo dalle lobby delle industrie produttrici di armi, ma anche dalle rivolte che traggono origine dalla fame e dalle privazioni sofferte dai popoli, i quali oggi si vedono deprivati delle risorse indispensabili per fare agricoltura locale ( terreni agricoli e acqua, rispetto per i cibi tradizionali).

consigliera di paritàLa Consigliera di Parità di Livorno, Cristina Cerrai, ha segnalato l’importante apporto dato ad Expo dalle donne attraverso “We -Women for Expo” (Noi-Donne per l’Expo), un progetto che parla di nutrimento e sostenibilità, mettendo al centro la cultura femminile in un confronto multietnico su come nutrire il corpo e la mente, per poter individuare o accelerare le soluzioni di varie problematiche ancora aperte.
Giovanna Cepparello, Presidente del Consiglio Comunale di Livorno, ha chiarito che la Giornata in corso intendeva accendere senso critico nei giovani diretti ad Expo, perché evitino il “vetrinismo” dilagante (fenomeno per cui ogni cosa, evento, problema, viene trasformato in una esposizione che distrae dalla realtà); vedano che nel mondo c’è una piccola parte di gente che fa dieta, contrapposta a una grande parte che è sottoalimentata; sappiano che cosa significa “land grabbing” quel deprecabile fenomeno di accaparramento della terra, ai danni di chi la necessita per la produzione di cibo; ed infine studino le tante realtà definite minori, ma di particolare significato politico-sociale.

Il ritmo intenso dei lavori, rivelatosi molto costruttivo, ha alternato docenze a dibattiti, relativamente a sette argomenti:

– Siamo quello che mangiamo (docente Yashà Elisa Mammuccini ). Fornendo dati chimici e medici, la docente ha mostrato come il cibo che mangiamo trasforma fisico, intelletto, umore, pensieri, emozioni. Modificando la biochimica interna, il cibo può portare armonia ma anche squilibrio. Conoscere è necessario (se ad esempio sappiamo che per digerire lo zucchero bianco utilizziamo i minerali del nostro corpo, preferiremo lo zucchero biologico; e i cereali naturali, perché nutrono il cervello ben più di quelli raffinati). Allontanarci dalla natura fa male. Dobbiamo diventare coscienti di ciò che mangiamo. Solo così il cibo diventa un prezioso alleato per percorrere al meglio la nostra vita.
– Diritto al cibo e Ruolo delle donne (Daniela Monaco, Consiglio Nazionale Donne Italiane). Nel mondo 805 milioni di persone soffrono fame, mentre 1,5 miliardi sono ipernutriti, un terzo dei quali obesi. Eppure, in varie sedi intergovernative si è confermato che il cibo, quale diritto per tutti, dovrebbe essere “disponibile, accessibile, sicuro, stabile, adeguato alle diverse esigenze”. La donna ha e avrà sempre un ruolo centrale nell’ alimentazione e nelle politiche ad essa correlate: come madre, provvede ai consumi alimentari della famiglia; come educatrice, è consapevole delle diverse esigenze alimentari in relazioni alle attività e alle diverse età; come consumatrice, è bersaglio elettivo dei messaggi pubblicitari; come imprenditrice nel settore agro-alimentare, è molto presente, creativa e sensibile alla qualità e interessata al biologico.
– Sicurezza e Sovranità alimentare (Marco Foschini, Coldiretti). Nel Vertice Mondiale sull’Alimentazione del 1996, la Sicurezza alimentare fu definita in base a una visione puramente quantitativa, sulla base di 3 pilastri: disponibilità, accesso, uso. Con gli anni emerge la complessità della questione sempre più legata a: ambiente, salute, uso delle risorse, integrazione commerciale ed economica. Fu così che nel 2007 si definì il concetto di Sovranità alimentare: diritto fondamentale di ogni popolo di decidere in merito ai propri sistemi produttivi, perché siano culturalmente adeguati e basati su sostenibilità ed ecologia.
– Lotta allo spreco alimentare (Susanna Pecchia, Univ. di Pisa, Dip.Scienze Agroalimentari). Studi vari indicano che i più alti sprechi si hanno a livello di produzione (perché tra l’altro, il prodotto fresco è pagato poco, perciò per aver un reddito si deve produrre di più), e a livello di famiglia (oltre il 40%, di cui oltre il 50% potrebbe essere evitato). I rimedi consistono nell’applicare il “princìpio della sobrietà” (dell’uruguaiano Pepe Mujica); ma anche una miglior organizzazione di ogni fase della filiera (produzione, vendita e distribuzione, ristorazione e catering, famiglie), ad esempio comprare solo ciò che si consuma, con filiera corta, conservare meglio ed etichettare meglio.
– Cibo e Intercultura (Mida Kaloschi in sostituzione di Shahrazad Al Basha, Centro Servizi Donne Immigrate). Il cibo (coi suoi odori, sapori, ricette) è un elemento importante di conoscenza interculturale, insieme alla musica. Chi emigra porta le proprie conoscenze, e le donne del Cesdi che provengono da paesi con radici culturali differenti, promuovono numerosi progetti che hanno nel cibo un elemento centrale di scambio di conoscenze e ‘saperi’: salute (parto, allattamento e svezzamento), usi e costumi in relazioni a differenti momenti esistenziali. Numerose attività anche nelle scuole a partire dalle materne.
– Stili di vita e alimentazione (Lucio Principe, Medico farmacologo). Malnutrizione e obesità, pur opposte nei risultati, derivano da ugual errore di apporto di alimenti. I tanti dati dell’osservatorio “OKKIO alla salute” evidenziano che il problema è serio. Si stima che l’impatto economico dell’obesità sul rapporto Spesa Sanitaria/Prodotto Interno Lordo sia dell’1%, che nel 2050 si prevede salirà al 9,7%. Le scuole solo la sede prioritaria per rendere i giovani consapevoli del ruolo dell’alimentazione e dell’attività fisica.
– Importanza dell’educazione alimentare (Margherita Mazzelli, Unesco Club Livorno). L’UNESCO è da sempre attento alla tematica, attivò eventi quali “Nutrire il pianeta: dovere di tutti per tutti” e “La dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale”. Si deve educare fin dalla prima infanzia, e sostenere la richiesta di un Piano Nazionale di Educazione Alimentare così come avanzata pubblicamente dalla AAHM-Italia (Alleanza Contro la Fame e la Malnutrizione). La scuola è il luogo privilegiato per la formazione in campo alimentare: contemporaneamente si possono sensibilizzare insegnanti, giovani e famiglie.

Gli studenti, dopo uno spuntino multietnico, hanno liberamente scelto uno dei quattro diversi Gruppi di lavoro prestabiliti, entro il quale discutere le proprie ragioni di scelta personale, ma anche rispondere a differenti “domande stimolo”, e giungere infine a scrivere uno “slogan pubblicitario” da destinare ad altri giovani per sensibilizzarli al tema discusso nel Gruppo di lavoro. I risultati di ogni Gruppo sono poi stati presentati in plenaria, da due portavoce, una ragazza e un ragazzo, scelti dal Gruppo tra italiani e tedeschi. Riportiamo qui gli interessanti risultati, distinguendoli per Gruppo di lavoro (con relativo tutor), relativa “domanda stimolo” e “slogan pubblicitario” inventato:

– Diritto al cibo e Ruolo delle donne (tutor Rosangela Amorin, WILPF-Italia). Domanda stimolo “”La ‘modernità’ quanto e come incide nel promuovere oppure nel soffocare il naturale istinto della donna rivolto a nutrire la vita, a partire dalla corretta nutrizione?”. Slogan: “Più donna. Più vita”.
– Sicurezza e sovranità alimentare (Giorgio Grassi, già MiPAAF). “Come si può conciliare la globalizzazione imperante a tutti i livelli, col rispetto della sicurezza e sovranità alimentare?”. Slogan: “Il seme della sicurezza cresce nel mio giardino”.
– Sacralità del cibo, educazione e lotta allo spreco (Paola Galli, Unesco Club Livorno). “Quali strategie attivereste per sviluppare e promuovere nelle nuove generazioni il rispetto pe il cibo e la lotta allo spreco?”. Slogan: “Mangia come un re e sii sobrio come un povero”.
– Cultura, stili di vita e alimentazione (Daniela Monaco e Lucio Principe). “Quali strategie di trasversalità culturale attivereste per accrescere nelle future generazioni uno stile di vita e una alimentazione corretta e rispettosa delle radici culturali?”. Slogan: “Mangia bene , ma muoviti di più”.
Terminati i lavori sono stati distribuiti gli attestati di partecipazione ai convenuti.

studentiPrima di lasciare la sede della Provincia, ai saluti delle locali rappresentanti WILPF si è unito quello di una danzatrice tailandese, Pathum Paethprathum, che in luminoso costume dorato, con gesti e movenze eteree, ha offerto un armonico ed elegantissimo spettacolo inneggiante alla vita e all’armonia. E’ seguito un giro turistico di Livorno, nel quale gli studenti del Liceo Cecioni hanno fatto da guida ai colleghi di Monaco e di Pescia intervenuti alla Giornata, nell’ambito del Progetto “Cinque passi per Livorno” coordinato dalla Prof.ssa Sabine Mildner.

La Giornata è stata chiusa proiettando nella Libreria Belforte il film-documentario “L’ineffabile realtà” alla presenza del Regista Massimo Sani. Novantacinque minuti di interviste ai protagonisti di venticinque anni di Letteratura Italiana, dal neorealismo alla neoavanguardia (Levi, Bassani, Pasolini, Moravia, Ginzburg, Vittorini ed altri, ognuno interrogato da Sani nel procedere degli anni).

Una “Giornata di studio”, in sostanza, volta a nutrire la mente dei convenuti, che auspichiamo siano futuri operatori e operatrici della crescita sociale.

Video di G.B.

Foto di G.B.

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