Contestata “la Manif veglia” in Terrazza Mascagni a Livorno
28settembre 2015 di admin
Livorno, contestata la veglia “Manif pour tous” dei gruppi tradizionalisti e fondamentalisti, ispirati al movimento francese vicino al Front Nationale di Marine Le Pen.
I manifestanti si dispongono a scacchiera con cartelli e bandierine di appartenenza, la fiaccolata, con il vento che disturba la fiamma dei lumini di cera, poi il silenzio promesso che viene interrotto da un megafono: “ Non vogliamo che trionfi l’ideologia del gender. Vogliono usare la legge per fare ciò che la natura non permette di realizzare, in tal modo si realizza una società mostruosa”.
Una impostazione ormai da copione, dove si identifica la famiglia solo nel concetto di unione naturale e, finalizzata alla procreazione. Gli intervistatati generalmente si dichiarano tolleranti con gli omosessuali, ma risoluti nella contrarietà agli orientamenti politici sulla parità dei diritti. Come ad esempio il riconoscimento delle unioni dello stesso sesso, indicato anche nel regolamento del Registro delle “Unioni Civili del Comune di Livorno”.
E’ a questo punto che un gruppo di contromanifestanti si schiera frontalmente, esponendo uno striscione con scritto (chiesa pasta farina Tagliatelle in piedi) uno di loro indossava, in testa, uno scolapasta in modo del tutto satirico, la Digos è intervenuta e, senza alcuna resistenza, è riuscita a tranquillizzare le parti.
La manifestazione del “manif puor tous” prosegue con un vento freddo che non gli è di aiuto e, in circa in un’ora si conclude tutto, giusto il tempo dei contestatori di consumarsi il pasto caldo, a base di tagliatelle. Mentre, poco distante, a San Jacopo, i contromanifestanti continuavano la loro iniziativa, tra ascolto di musica e, interventi sulle differenze, il tutto è trascorso tranquillo anche nel massimo divertimento, in una coreografia arricchita da balli e danza.
Alla contromanifestazioni hanno aderito diversi gruppi politici e associazioni, tra cui: Azione Gay e Lesbica, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticaptalistica, Arcigay, Collettivo Transgender, rete genitori Rainbow, il movimento studentesco e l’Ex Caserma occupata.