
Proseguono gli appuntamenti della Compagnia “Piccolo Teatro Città di Livorno” per festeggiare i propri 60 anni di attività con una variegata stagione teatrale, dedicata a Padre Davanzati.
27 marzo 2015 di Michele Faliani
Dopo il grande successo di pubblico del primo week-end di marzo, la Compagnia torna presso il Centro Artistico “Il Grattacielo”, via del Platano, Livorno, nell’ultimo week-end di marzo: sabato 28 ore 21.15 e domenica 29 ore 21.15 Matteo Seghetti e Silvia Michelucci porteranno in scena “L’Amante” del Premio Nobel per la Letteratura 2005 Harold Pinter.
Il segreto della sua scrittura, è stato detto, non si può spiegare razionalmente: come un blues, lascia senza parole, sfida l’equilibrio tra il sensato e l’insensato, tra l’assurdo e il plausibile. Pinter, nato e vissuto a Londra dove è deceduto nel 2008, è stato un attore, regista teatrale, drammaturgo, sceneggiatore, scrittore (teatro, la radio, la televisione e il cinema), poeta… soprattutto è stato un innovatore: ha rinnovato il teatro moderno e, pur essendo un contemporaneo, è già considerato un autore “classico” del teatro!
La regia, curata da Maurizio Paolo Formichini Gori, è volta a valorizzare un tratto distintivo della visione pinteriana: la vita di ognuno di noi è sempre minacciata ed incerta, viviamo tutti nella repressione, ma fingiamo di vivere nella libertà. Questa crudele finzione comincia proprio dalla famiglia, la cellula apparentemente più solida della società.
Dietro un’apparente ed ipocrita normalità della vita di coppia, in “L’Amante” nasce una feroce critica alla società di facciata, dove una relazione sfibrata dalla routine quotidiana sfocia in una farsa sull’eterno gioco erotico. L’essenzialità e precisione delle battute produce un altrettanto assoluta precisione d’effetto quando lo spettatore riconosce in Richard-marito il Richard-amante ed in Sarah-moglie la Sarah-prostituta.