Il prossimo 10 aprile l’Associazione “Nicosia nostra” organizza, con il patrocinio dell’Università di Pisa, della Regione Toscana e del Comune di Calci, l’iniziativa “Le camelie del chiostro – Abbracciamo Nicosia! Decima edizione”
4aprile 2016 di Paola Ceccotti
Nicosia è una frazione del Comune di Calci, il borgo in realtà è un ex convento in abbandono che si trova a breve distanza dalla famosa Certosa. É stato edificato a metà del XIII secolo per iniziativa del beato Ugo da Fagiano, che ha svolto un ruolo di primo piano nella Chiesa del suo tempo. Ugo da Fagiano nel 1251 fu nominato vescovo di Nicosia (Cipro) da Innocenzo IV, carica che mantenne fino al 1260-63 quando vi rinunciò per motivi di salute. Tornato a Pisa, fondò il convento di S. Agostino presso Calci, che, in memoria della diocesi di cui era stato vescovo, chiamò Nicosia. Morì poco dopo il 1267, il 28 agosto, e fu sepolto nella chiesa da lui fondata.
Il convento è stato utilizzato fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando gli ultimi frati lo hanno lasciato e l’edificio, che è di proprietà del demanio, si trova oggi in uno stato di abbandono e avrebbe bisogno di importanti interventi di salvaguardia e recupero.
Il complesso edilizio di Nicosia è imponente e sono ancora visibili le antiche coltivazioni dei frati che lo hanno abitato. Vi si accede attraversando un antichissimo piccolo ponte in mattoni, si procede per una salita a piedi fino all’entrata del convento e oltrepassando un grande portone si entra infine nel cortile interno con vecchi caseggiati e un’aranciera. Il luogo è molto apprezzato dai turisti specie durante il periodo natalizio, momento in cui è possibile vedere all’interno della chiesa il “Presepe che cresce“, chiamato così perché ogni anno viene aggiunto un nuovo personaggio http://www.countriesoftuscany.toscana.it/pisa/calci/nicosia/.
Un luogo considerato magico per le emozioni che suscita
L’iniziativa del 10aprile vuole essere un grido di allarme sullo stato di conservazione del Convento medievale. In questo giorno nell’ambito di una giornata ricca di eventi – ci saranno l’esposizione delle camelie del territorio, le visite guidate, il pic-nic nell’oliveto del convento, i video, un concerto conclusivo all’aperto – i partecipanti si ritroveranno alle ore 16 per disporsi con la guida dei volontari dell’Associazione lungo il percorso di un chilometro, così da formare un grande abbraccio attorno al Convento, quale manifestazione della condivisione collettiva del medesimo amore per uno dei tesori del nostro territorio.