Licenziamento Delegati Sindacali: nasce un Comitato Unitario e la “Cassa di Solidarietà e Resistenza”

Alla rassegnazione rispondiamo con la lotta e, chi lotta non deve essere mai abbandonato!

lavoro.15marzo 2016 da “Comitato per la reintegrazione di Sandro Giacomelli”

Da alcuni mesi assistiamo ad un incremento di licenziamenti di lavoratori/trici e delegati sindacali. Licenziamenti che colpiscono rappresentanti di Sindacati di Base e Cgil con un dato in comune: l’incompatibilità con i soprusi sempre più diffusi dopo la “restituzione” al padronato da parte di Governi e sindacati concertativi di diritti conquistati: pensioni, art. 18, Jobs act, Testo unico sulla rappresentanza, Ccnl ne sono esempi.

Delegati e delegate Rsu/Rls/Rsa che sviluppano lotte ed iniziative per opporsi ai licenziamenti, alla riduzione dei salari, a turni massacranti, a condizioni di vita e di lavoro sempre più pesanti; che rivendicano, con scioperi e mobilitazioni, diritti e tutele per restituire dignità, potere d’acquisto e di contrattazione, per far sì che lavoratori/trici siano protagonisti del presente e del loro futuro, sono oggetto di repressioni e licenziamenti.

Per analizzare la situazione e sostenere quanti vengono “sanzionati” per la loro attività in difesa di diritti e conquiste, venerdì 4 marzo al circolo Alhambra a Pisa oltre 70 lavoratori e compagni/e hanno partecipato all’assemblea organizzata dai Cobas di Pisa e dall’area congressuale “Il sindacato è un’altra cosa – Opposizione Cgil” della Toscana, alla presenza di

Sandro Gicomelli e Francesco Doro. I due delegati Rsu, licenziati in queste settimane:

  • Sandro è delegato Cobas di un’azienda in subappalto dell’indotto Piaggio di Pontedera (Pi)
  • Francesco è delegato Fiom Cgil di un’azienda metalmeccanica di Padova.

Questa iniziativa e la feconda discussione testimoniano come, da posizioni chiare e coerenti all’insegna della solidarietà e del conflitto per affermare principi e tutele collettive, si possano costruire pratiche di unità, al di là e al di sopra delle differenti appartenenze sindacali.
Durante l’apericena che ha preceduto l’assemblea sono stati raccolti dei fondi che, tolte spese e rimborsi, sono stati consegnati a Sandro Giacomelli come contributo per la vertenza legale e per il suo sostegno.

  • L’assemblea ha condiviso che, in questa fase di attacco padronale, sia necessario organizzarsi e costruire pratiche concrete a sostegno di chi resiste e si oppone, come avviene in ferrovia con la Cassa di solidarietà e resistenza.
  • L’assemblea ha, quindi, proposto la costituzione del Comitato per la reintegrazione di Sandro Giacomelli, aperto a chi intende sviluppare l’attività di sostegno al delegato ed essere al suo fianco nella vertenza e nella riunione successiva di mercoledì 9marzo, i numerosi presenti hanno dato vita al Comitato.
Per informazioni e contatti: Email: reintegrareSandroG@gmail.com Tel: 050-8312172 (h10-12) – Cell: 349-8494727

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