L’anniversario di Hiroshima e Nagasaki, 70 anni dopo l’esplosione atomica, non deve essere solo un momento di raccoglimento e di commemorazione delle migliaia e migliaia di vittime giapponesi, di allora (agosto 1945) e degli anni successivi (la radioattività conseguente all’esplosione è un fenomeno che colpisce per centinaia di migliaia di anni!)
6agosto 2015 di Giovanna Pagani
La minaccia dell’uso delle armi nucleari – circa 16.000 testate sparse nel mondo, di cui 2.000 in stato permanente di allerta – spaventosamente incombe ancora e utilizza la “copertura” del nucleare cosiddetto civile.
La guerra nucleare può scoppiare anche per un banale incidente, per caso, per errore. Dobbiamo dire basta! Basta ad una tecnologia le cui applicazioni massive (eccetto quelle mediche)non siamo in grado di gestire e controllare nell’attuale stadio delle nostre conoscenze scientifiche. Soprattutto se queste applicazioni pretendono di rispondere ad un bisogno di “difesa” e di “sicurezza” che in realtà è un giocare irresponsabilmente con il diritto di sopravvivenza dell’umanità!
Occorre un Disarmo Nucleare Totale subito, ed in questo – ne siamo convinti – il mondo intero non deve essere sordo agli appelli e alle proposte degli Hibakusha (i sopravvissuti/contaminati dalle radiazioni) e dei Sindaci delle due città giapponesi martiri.
Oggi, una nuova consapevolezza sempre più ampia e profonda per la necessità di questo disarmo è manifestata dall’impegno umanitario emerso dal percorso inaugurato a Oslo (febbraio 2013), quindi a Nayarit (marzo 2014), Vienna (dicembre 2014) e a New York (maggio 2015). 107 Stati, la maggioranza dei membri ONU, supportati dalla società civile internazionale, esigono che sia colmato un “vuoto giuridico”: occorre sancire il bando delle armi nucleari, come già succede per le altre armi di sterminio di massa. Altri percorsi complementari e convergenti verso il disarmo nucleare, che possiamo e dobbiamo appoggiare sono: nuove Nuclear Weapons Free Zones (es. Medio Oriente) e l’unificazione e l’estensione di quelle esistenti; negoziati ONU che – come prescrive una risoluzione del dicembre 2013 – conducano entro il 2018 ad un Trattato per l’abolizione e l’eliminazione delle armi nucleari. Promuoviamo una cultura di pace e di non violenza, di dialogo e di rispetto delle differenze .
Affidiamoci, per la sicurezza comune, non alla forza illusoria e nociva delle armi ma alla più potente forza dei diritti umani e civili. I morti dell’olocausto nucleare si onorano abolendo la deterrenza*.
*deterrenza: accordo fra gli stati che possiedono armi nucleari con l’obiettivo di intimorire l’avversario. L’accordo non riguarda la loro abolizione, poiché sul loro possesso si basa la logica dell’intimidazione e della paura.
Per un mondo liberato dalla minaccia dello sterminio “atomico” invitiamo a sottoscrivere le due petizioni: www.petizioni24.com/esigiamo e www.petizioni24.com/dirittoaldisarmonucleare
WILPF-Italia (www.wilpfitalia.ordpress.com) – Fermiamo chi scherza col fuoco atomico(www.osmdpn.it) –Associazione Energia Felice (www.energiafelice.it) – Armes Nucléaires STOP (http://armesnucleairesstop.org)- http://vigilancehiroshimanagasaki.over-blog.com/ – A.F.F.I. Casa Internazionale delle donne, Roma (www.affiassociazioni@yahoo.it) – PeaceLink (www.peacelink.it) – http://awmr-donneregionrmediterranea-italia.blogspot.com/ – ALBA (simrep@yahoo.it)