Mammismo, narcisismo, e abusi in famiglia

bimbiPremetto subito che non sono medico, e con ciò di non essere minimamente in grado di emettere nessuna terapia in merito, per quanto sto per scrivere qui sotto.

19giugno 2015 di Giulio Neri, San Giuliano Terme (PI)

Però so capire il comportamento o le azioni di una persona che si comporta in una certa maniera in fatto di educazione nell’ambito familiare (e questo è un mio giudizio personale). In alcuni individui esistono due malattie, io le definisco così, una la potremmo chiamare narcisismo l’altra mammismo.

Il narcisismo è una patologia molto diffusa, in alcuni individui che manifestano una certa smania di grandezza, in tutto ciò che li riguarda o li gravita attorno, oltre al modo che hanno di vedere tutto ciò che secondo loro dovrebbe dipendere esclusivamente da loro, o vorrebbero che lo fosse. E questo sarebbe niente a che vedere, al confronto con l’altra malattia che è il mammismo, una deformazione della personalità bruttissima, che non avrebbe niente a che vedere con la prima, se questa medesima patologia non appartenesse allo stesso uomo.

bimbo.Costui è un malato grave. Vede tutto ciò che lo circonda non da padre, ma bensì da “mammo” oltre che -da “mamma”- è morboso, ripiegato su se stesso e cattivo verso gli altri, possessivo verso tutto quello che lo circonda, i suoi figli (ne ha due) e in particolar modo per sua figlia – non esiste niente altro per lui-, sono guai anche a lasciarla solo per pochi minuti, non può semplicemente farlo, ed ecco che per questo subentra in lui una sorta di “genetica di mammo”.

Tutto passa in subordine, il lavoro, il fare per i propri genitori anziani, anzi per questi individui si potrebbe dire che la malattia è una forma proprio perenne d’essere, inguaribile, fino a quando colui verso la quale viene esercitata non si ribella cominciando sulla propria pelle a capire il vero significato stesso della parola “mammismo”, ma allora sarà troppo tardi.

Tutto questo possiamo forse osservarlo negli studi che perennemente gli studiosi in quanto tali compiono, per permetterci di comprendere il comportamento di alcuni soggetti studiati appositamente.

bimboIn questi individui, non esiste più niente di positivo. E’ soltanto positivo quello che li riguarda direttamente, gli altri non esistono affatto, il resto è niente. A me che sono nonno, mi potranno chiedere di come possa essersi presentata in una famiglia una situazione simile, io mi posso esprimere solamente in questa maniera, la mia risposta può essere semplicemente basata sui perché in quanto ne sono partecipe direttamente, in quanto il soggetto fin qui descritto, convive con me nella medesima casa.

Ecco perché posso dare un giudizio in merito. Anche se a mio parere le due malattie da me citate rimangono incomprensibili, in quanto non appartenenti al mio DNA di individuo.

narcisismoNeppure potrei immaginarmi il contrario. La mia convinzione è e rimane, che esse siano tra le patologie comportamentali e di maturità più odiose che un genitore possa trovarsi a dovere incontrare, e con il tempo, subendole, ne avranno certamente a soffrire anche i figli di queste persone, ovvero i nipoti. Di questo se ne può essere certi. La famiglia che viene colpita da queste patologie rimarrà sempre relegata in una negatività di accadimenti susseguenti.

Qualcuno può fornirmi una risposta in merito a quanto ho qui detto, anche contraria?

 

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