Un programma denso di incontri, confronti, corsi di formazione, dibattiti, seminari, laboratori per bambini e momenti musicali serali
12luglio 2016 da Lorenza Pampaloni
Ecco la XXIIesima edizione del Meeting internazionale antirazzista di Cecina, intitolato quest’anno “Oltre confine”, la manifestazione, promossa dall’Arci con patrocinio e sostegno di RegioneToscana, Comuni di Cecina e Bibbona e Cesvot, si terrà dal 13 al 17 luglio a Cecina.
Tra i tanti eventi in scaletta – qui il programma – segnaliamo alcuni appuntamenti legati direttamente alla partecipazione regionale.
- Giovedì 14 luglio, dalla 16 alle 18, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si confronterà con Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci nazionale, sul tema “Governare l’accoglienza”.
- Dalle 16.30 alle 19 di venerdì 15 al dibattito su “Politica dell’accoglienza, tra aspirazioni e realtà” interviene l’assessore Vittorio Bugli.
- Sabato 16 luglio dalle 10 alle 13 iniziativa sul “Coinvolgimento dei migranti nelle iniziative di cooperazione internazionale” a cura del Forum della attività internazionali della Toscana in collaborazione con il progetto “Senza Frontiere” della Regione Toscana, che vuole favorire la presenza attiva e proattiva delle comunità dei migranti presenti in Toscana in questo tipo di attività.
“Il meeting antirazzista di Cecina – ha detto l’assessore Bugli – è sempre stato una occasione importante per rimarcare principi e valori fondanti della nostra regione e per portare elementi di riflessione utili alla società toscana, ma anche alle stesse amministrazioni. In questo momento particolare è importante ribadire culturalmente quello che la Toscana pensa su questi temi: il rifiuto di ogni approccio razzista e xenofobo che oltretutto si manifesta in episodi non solo di violenza verbale ma in episodi sempre più reali e drammatici di violenza sulle persone. La nostra condanna deve essere ancora maggiore. Ed è bene che dal meeting questo emerga. Il fenomeno di milioni di persone che si stanno muovendo in fuga da guerre e situazioni disperate lo percepiamo tutti giorni perché è entrato della nostra vita di comunità. Non è più un’emergenza. E questo ci pone davanti alla necessità di riflettere su come la nostra comunità riesca ad arricchirsi e a rigenerarsi non solo a parole, ma nei fatti utilizzando gli stranieri come risorsa, senza che questo venga visto come un pericolo, con paura, dalla nostra comunità. Su questo dobbiamo riflettere, approfondire su come organizzarci per migliorare la Toscana, senza avere paura, senza chiuderci, e poi passare ad azioni concrete insieme ai nostri cittadini. E’ anche questa la sfida che il meeting di Cecina con le sua tante iniziative di formazione, informazione, confronto anche internazionale, contribuisce ad affrontare”.