Mercatone: quasi 4.000 i posti di lavoro a rischio e lande di capannoni fantasma

I dipendenti del Mercatone sono in sciopero in difesa dei posti di lavoro a rischio.

mercatone uno21marzo 2015 da Davide Banti, Cobas Pisa

Presidio, oggi, 21 Marzo, davanti al magazzino che in questi giorni ha annunciato la svendita totale della merce. I vertici aziendali dopo 4 anni di contratti di solidarietà hanno deciso la chiusura senza neppure cercare patners e marchi con cui continuare le attività.

Dopo Desio, Magazzini Maury’s, ora tocca a Mercatone. Chiude tutta una tipologia di negozi, surclassati dalle distribuzioni multinazionali. La vertenza di Mercatone dovrebbe avere il sostegno delle Amministrazioni locali che, almeno a Cascina  sembrano avere preso le parti di chi licenzia e non dei licenziati, come è avvenuto al Teatro Politeama.

mercatone uno logoLe stesse Amministrazioni locali che, per anni hanno favorito insediamenti di Aziende con promesse di occupazione, adesso accettano passivamente che possano chiudere, disegnando lande di capannoni in stato di abbandono.

N.d.r.: Ricordiamo, in data 27febbraio avevamo dato la notizia che, dopo l’annuncio della chiusura del punto vendita di Navacchio, dopo aver attivato gli ammortizzatori sociali per i circa 200 lavoratori dei negozi di Calenzano, Navacchio, Colle Val d’Elsa, Altopascio e Lucca, la Regione, aveva chiesto l’apertura di un tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico. E l’impegno a seguire la vicenda per mantenere aperto quel tavolo regionale, a cui però non sono seguiti riscontri: http://www.pisorno.it/mercatone-uno-chiuso-a-navacchio-ammortizzatori-sociali-per-i-circa-200-lavoratori-dei-negozi-di-calenzano-navacchio-colle-val-delsa-altopascio-e-lucca/

 

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