Non fate sapere quanto è buono un insetto …fritto

dario fo.Ve lo ricordate il monologo di Dario Fo sulla fame del contadino Zanni che si conclude con una grande “magnada” di un bell’insetto grasso? Ecco anche noi tra non molto ci ritroveremo a mangiare le zampine, le alette, il corpo grassottello degli insetti

16luglio 2015 di Gisella Seghettini

grillo fritto

Ma non certo per fame (almeno in Europa), anche se alcuni ritengono che sarà la fonte proteica primaria del futuro con il suo basso costo e a basso impatto ambientale.

Insomma al posto delle mucche, nei prati vedremo scorrazzare insetti e quindi non ci sarà bisogno di diminuire l’apporto proteico nella dieta visto che gli allevamenti intensivi oggi sono ad altissimo impatto ambientale sia per consumo di acqua, sia per lo smaltimento delle deiezioni che per lo spreco di risorse in agricoltura: diminuire quindi l’apporto di carni nella dieta sarebbe un gesto di grande valore etico.

E poi vuoi mettere uccidere e mangiare un insetto, normalmente brutto e fastidioso per la gran parte degli uomini, rispetto  ad uccidere e mangiare una mucca con quegli occhi languidi o quel coniglietto così morbido e tenero?   Sono vegetariana e quindi anche mangiare un insetto sarebbe per me un problema anche se, se fossero edibili le zanzare, le mangerei volentieri. Ma si dice che fritta anche una ciabatta sia buona… Potrei provare!!!!

grilloPer ora, comunque,  bisognerà recarsi in Belgio ed in Olanda per farsi servire insetti a tavola ma anche la Svizzera di recente sembra abbia deciso di introdurre tra le derrate alimentari il grillo domestico, la locusta migratoria e il tarlo della farina ma solo nella fase larvale (sic).  E pensare che sono oltre 2000 le specie di insetti commestibili!!!   Anche l’unione europea si sta muovendo: nelle prossime settimane è atteso il parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui potenziali rischi microbiologici, chimici e ambientali della produzione e del consumo degli insetti. èd  è previsto a breve anche un nuovo regolamento europeo in materia.

Il Belgio comunque raccomanda: trattamento termico;  riferimento ad adeguate condizioni di conservazione e preparazione  e informazioni sul potenziale allergico per persone sensibili al pescato e agli acari in etichetta.

no fameLa Fao ha calcolato che ogni anno un terzo della produzione alimentare mondiale destinata al consumo umano va perduta nelle varie fasi della catena  fino al nostro piatto e cioè circa 1.300 milioni di tonnellate, sufficienti a nutrire tre miliardi di persone.

Insomma noi produciamo sembra per 12 miliardi di persone eppure ci sono ancora milioni di uomini, donne, bambini che muoiono di fame nel mondo. Speriamo che anche gli insetti non finiscano nel calderone dello spreco alimentare!!!!

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