Il Festival del cinema di Venezia sta per dare vita, da 2 al 12 settembre, alla 72° edizione conservando la dicitura di sempre ‘Mostra internazionale d’arte cinematografica’
30agosto 2015 di Donatella Nesti
La dicitura resta ma la produzione cinematografica negli ultimi anni è profondamente cambiata, non ci sono più dei centri di riferimento come in passato, Hollywood e cinema Europeo, ma un arcipelago, una galassia di nuove realtà in continuo movimento.
In questo senso l’analisi del direttore della Mostra veneziana Alberto Barbera è giusta quando osserva nella presentazione “Ci muoviamo in un territorio nuovo, che ha nuove regole e anche una nuova forma. Solo che si tratta di una forma cangiante e il quadro di riferimento si modifica con molta più velocità di quanto riuscissimo a immaginare non molti anni fa. La Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia prova a tener testa a questi cambiamenti, a inseguirli, a fotografarli, a fermare per un attimo lo stato dell’arte della scena cinematografica internazionale.”
Dunque esiste l’esigenza di cambiare il programma di un Festival che non sia solo per addetti ai lavori o per cinefili ma che risponda ad un pubblico più vasto con proposte nuove come la musica, i libri, gli incontri nel nuovo spazio nel giardino accanto al Casinò aperto a tutti con proiezioni ed interviste. Questa novità è la prova che “la Mostra del Cinema di Venezia non è mai stata solo un festival per addetti ai lavori, ma un grande appuntamento per il pubblico in generale, aperto a tutti e accogliente: d’ora in poi, lo sarà ancora di più.”
Non è un caso che nel programma del Festival ci sia il documentario ’Il decalogo di Vasco’ con l’attesa proiezione delle ore 21 in Sala Darsena l’11 settembre, che sarà preceduta dall’incontro con Vasco Rossi e il regista del documentario Fabio Masi, condotto da Vincenzo Mollica.
Il calendario delle proiezioni per il pubblico si articola in 11 giornate, da mercoledì 2 a sabato 12 settembre 2015, ma ci sarà una pre-apertura martedì 1 settembre 2015, ore 20.30 in Sala Darsena con le pellicole restaurate “Il mercante di Venezia” (1969) di Orson Welles (27’) e “Othello” (1951) di Orson Welles (97’).
L’inaugurazione ufficiale il 2 settembre con il film spettacolare Everest con Jake Gyllenhaal, Keira Knightley, Josh Brolin. Una grande emozione per Jake Gyllenhaal tornare a Venezia dopo dieci anni quando insieme a Heath Ledger, scomparso tragicamente, fece vincere il Leone d’Oro ad Ang Lee con l’indimenticabile Brokeback Mountain la storia dei cow boys innamorati. Tra i registi film inseriti nel concorso principale ci sono quattro italiani di generazioni diverse, Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e l’esordiente Messina proprio per rispettare nuovi sguardi sulla realtà che ci circonda.
Accanto al concorso principale i film fuori concorso con le star internazionali che amano il Lido di Venezia ed il suo red carpet: Jake Gyllehaal, Emily Watson, Kristen Stewart, il fresco di Oscar Eddie Redmayne (La teoria del tutto) nel ruolo della prima transgender in The Danish Girl, di Tom Hooper insieme alla bella Amber Heard, mentre Michael Keaton e Mark Ruffalo per Spotlight, il film di Tom McCarthy destinato a far scalpore perché affronta il tema della pedofilia nella Chiesa, ed un insolito Johnny Deep protagonista di Black Mass, ed altre sorprese in arrivo. Interessante la sezione Orizzonti per le nuove proposte e la “Settimana della critica” per le opere prime.