One Billion Rising, grande successo della quarta edizione

Flash Mob contro la violenza sulle donne,  sotto la prefettura per chiedere cambiamento e uno sforzo in più dalle istituzioni.

14febbraio 2016, di Simonetta Ottone – Foto e video Giacomo Bazzi

Image and video hosting by TinyPicE’ tornato per il quarto anno consecutivo ONE BILLION RISING la campagna ideata da Eve Ensler che spinge oltre un miliardo di persone a danzare e manifestare la volontà di cambiamento, scegliendo l’arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione

Abbiamo deciso di radunarci sotto la Prefettura di Livorno, come atto simbolico di un luogo che rappresenta il Governo, perché le donne uccise in Italia nel 2015 sono state 115, e quasi sempre per mano di uomini di famiglia. E, solo nel primo mese e mezzo del 2016 sono già 9donne uccise e 2 i bambini figli uccisi, 4 le donne ferite gravemente. Perché le donne vengono uccise dopo aver sporto in media due denunce, e le donne che denunciano sono meno del 10%. Le istituzioni sono colpevoli 3 volte:

  • perché non c’è prevenzione alla violenza di genere,
  • perché non vengono protette quando denunciano,
  • perché non sono credibili ai nostri occhi.

Image and video hosting by TinyPicPer istituire un processo infatti i tempi sono inaccettabili, spesso assistiamo a sentenze choc dove si solidarizza di più con l’imputato che con la vittima e, le donne che denunciano vengono sottoposte a interrogatori aggressivi, provocando una vittimizzazione secondaria, disattendendo la Convenzione di Istanbul sottoscritta dal nostro paese.

Per questo dobbiamo ricordare che le cose non vanno e che, attualmente, l’Italia è il paese che permette l’assassinio delle donne. One Billion Rising ci chiede di operare un cambiamento, per niente virtuale, e recuperare assieme una nuova percezione del mondo. In questo solo l’arte può indicarci una via.

Dunque ieri in Piazza Grande, anche a Livorno, abbiamo danzato l’impossibile, cercando un cambiamento possibile, per una vita che vada oltre la comodità immediata. Eravamo tanti, giovani, meno giovani, ragazzine, donne, uomini. Ed è stato, ancora una volta, bellissimo.

Non c’erano bandiere, striscioni identificativi ma, solo persone, nell’esercizio della loro piena cittadinanza libera, paritaria, democratica e pacifica.
Quando si dice dal basso: la manifestazione è stata possibile solo grazie alle energie e al lavoro di cittadini comuni e di associazioni. Non possiamo non ringraziare, oltre a DanzArte che l’ha organizzata, Percorsi Musicali, Centro artistico Il Grattacielo, Salus Company.

Il Comune di Collesalvetti, presente alla manifestazione con una delegazione delle Pari Opportunità, ha patrocinato l’evento.

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