Dopo l’appropriazione indebita del successo di Syriza, adesso arrivano i criticoni sull’alleanza con Anel (scissione di destra di Nea Dimokratia contraria all’austerity).
26gennaio 2015 di admin
A quei giornalisti che neanche si sono presi il tempo di fare un minimo approfondimento, ricordiamo che Syriza è l’acronimo di Coalizione della Sinistra radicale, ne fanno parte: comunisti, socialisti di sinistra ed ecologisti.
Syriza fa parte del Partito della sinistra Europea (Party of the European Left) di cui Tsipras è vicepresidente e candidato, su proposta di Rifondazione Comunista, a presidente della commissione europea contro Junker e Schultz, mentre Renzi e, con lui tutto il PD, lo hanno sostenuto e votato. Così, giusto per la precisione, per quelli che Tsipras è come Renzi.
Questa la dichiarazione di Paolo Ferrero dalla sua pagina facebook.
La costruzione di una maggioranza chiaramente contraria alla Troika e alle politiche di austerità è un’ottima notizia e una buona base di partenza per il governo Tsipras. Dopo la vittoria che non ha però dato a Syriza la maggioranza assoluta il pericolo maggiore era l’immobilismo o l’apertura di una contrattazione infinita con forze di centro sinistra che come Renzi sono contro l’austerità solo a parole ma sono sempre disponibili a fare i camerieri della Merkel. Giusta quindi la scelta di Tispras che pone le basi per una trattativa in cui la Merkel non la faccia più da padrona: Da oggi la Merkel ha meno potere e parte la costruzione di una Europa dei popoli contro l’Europa neoliberista dei poteri forti.
Un video che risale al 2012 alla festa di Liberazione di Pisa, a dimostrazione di un percorso difficile ma, in marcia da tempo: