10novembre 2017 da Claudio Galatolo, UniCobas toscana
La confederazione sindacale UniCobas toscana e livornese esprime grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero generale e per il successo delle manifestazioni locali che hanno registrato una presenza significativa di lavoratori e lavoratrici dei vari settori.
- Un migliaio le presenze alla manifestazione regionale di Firenze, dove il corteo è partito da Piazza Indipendenza ed è sfilato fino a piazza della Santissima annunziata con una numerosa partecipazione anche degli studenti.
- Oltre cinquecento persone sono state presenti in piazza a Livorno, dove il presidio ha dato vita a un corteo caratterizzato dalla presenza di lavoratori del porto, della scuola (molte scuole hanno chiuso i battenti), del commercio, dell’ASA, dei trasporti e di vari altri settori, oltre che da studenti.
- Assai importante anche l’iniziativa che si è tenuta a Piombino, dove un centinaio di lavoratori hanno partecipato al presidio di piazza Cappelletti intervenendo sulle problematiche locali e nazionali.
Vergognoso il comportamento delle forze dell’ordine a Roma, dove le manifestazioni di sciopero che si svolgevano sotto il Ministero dell’Istruzione e sotto il Ministero dell’Economia sono state pesantemente caricate con manganelli e idranti, provocando ferimenti e contusioni tra i manifestanti. Scopo di questo intervento era impedire lo svolgimento di un corteo regolarmente comunicato su percorso concordato.
Adducendo pretestuose motivazioni, ai lavoratori è stato impedito di sfilare, intervenendo pesantemente su chiunque provasse a comporre il corteo. Siamo davanti a un fatto di gravità inaudita, espressione della stretta repressiva che il Paese sta vivendo con politiche sempre più autoritarie e in particolare con le direttive Minniti. La violenza fisica evidentemente non è solo prerogativa di qualche famiglia mafiosa.
Episodi vergognosi come questo sono anche la dimostrazione di quanto la protesta di lavoratori e lavoratrici in sciopero, di precari, di studenti di disoccupati che esprimono collettivamente la loro opposizione alle scellerate politiche governative faccia paura a chi nelle piazze sa manifestare solo brutalità.