12febbraio 2015 da Sinistra Ecologia e libertà, Livorno
Con il sì anticipato oggi da Buongiorno Livorno, quello annunciato da Cannito in Provincia, la posizione del PD, sembra evidente come si sia giunti alla conclusione di come l’atto di programmazione sia necessario per la partecipazione di Livorno ai tavoli nazionali ed europei per costruire un progetto di rilancio della città.
L’atto di programmazione non è il progetto definitivo: ma costituisce la premessa necessaria per dare certezza alle risorse dirette e a fondo perduto e per l’accesso al credito europeo necessario: http://www.pisorno.it/porto-di-livorno-la-banca-europea-degli-investimenti-pronta-ad-anticipare-i-fondi/
Comprendiamo l’inesperienza di molti che hanno tranciato giudizi a vanvera, ma il governo delle cose richiede conoscenza anche degli strumenti di cui si discute, Una discussione rigorosa e pacata può migliorare, in sede di attuazione, le previsioni di programmazione.
Tenendo distinti i diversi aspetti, come le opere a difesa dello Scolmatore dell’Arno che vengono ricomprese ed utilizzate per ridisegnare il porto, o l’aspetto di riutilizzo delle vasche per il contenimento dei fanghi di quel dragaggio che tutti -da sempre- ritengono necessario anche per la semplice utilizzazione dell’esistente. L’attuazione per step sembra garantire questo percorso. Con la coscienza di cosa i grandi porti (a cominciare da quella Rotterdam richiamata dal Sindaco Nogarin) vanno mettendo in campo.
