Riace sotto tiro. Digiuno del sindaco, protesta mancata erogazione fondi destinati all’accoglienza

A Riace “villaggio globale”,  in provincia di Reggio Calabria, è in atto una protesta da parte del sindaco per la questione del finanziamento ai progetti di accoglienza, che da anni questo comune mette in atto e che rischiano invece ora di finire nel nulla. La raccolta popolare di solidarietà

8agosto 2018 da Re.Co.Sol – Rete dei Comuni Solidali

Il Sindaco di Riace, insieme ad alcune operatrici, ha iniziato un digiuno per protestare contro la mancata erogazione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti da parte della Prefettura di Reggio Calabria e del Ministero degli Interni (SPRAR). Il piccolo comune calabrese ha accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati per ritardi nei pagamenti che variano da un anno e mezzo a due anni:

“Stiamo raggiungendo il punto di non ritorno. Se non ci sarà l’assegnazione programmata non solo finirà l’esperienza di Riace ma saranno messi in strada 165 rifugiati tra i quali 50 bambini e 80 operatori perderanno il lavoro” afferma il sindaco. “L’economia di tutta la comunità, modello di accoglienza e integrazione riconosciuto a livello internazionale crollerà sotto un cumulo di macerie” conclude Lucano. 

La Rete dei Comuni Solidali (RECOSOL) in accordo con le associazioni presenti durante il Riaceinfestival, avvia una raccolta popolare di solidarietà finalizzata a permettere al progetto di Riace di superare questa fase estremamente critica. Fase legata a ingiustificabili ritardi anche voluti da una politica ostile che vuole costringere alla chiusura un progetto di accoglienza divenuto noto in tutta Europa e che ha permesso di invertire il declino sociale, economico e demografico di una delle aree più difficili d’Italia caratterizzata da profonde infiltrazioni della criminalità organizzata. 

Riace rappresenta un modello di accoglienza e di legalità per tutti. 

  • La solidarietà al sindaco Mimmo Lucano è arrivata da tutta Italia anche attraverso i partecipanti a Riace in Festival  svolto dal 2 al 5 agosto. 
  • RECOSOL chiede a tutti/e di sostenere il modello Riace partecipando alla raccolta popolare di solidarietà attraverso una donazione unica o periodica (la campagna rimarrà attiva fino a dicembre 2018): 
    RECOSOL, IBAN: IT92R0501801000000000179515, causale Riace.

Abbattiamo i muri, garantiamo accoglienza, apriamo i porti:

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