
#Livornononpuòmorire
15novembre 2014 di Giacomo Bazzi
Nonostante il cielo promettesse tempesta, in tanti si sono ritrovati alle 16 in Piazza Magenta, raccogliendo l’invito del “Coordinamento dei lavoratori e delle lavoratrici livornesi”. Man mano che il serpentone inizia a muoversi per il centro, si iniziano a vedere anche gli striscioni, di fatto una lista delle aziende dove i posti di lavoro sono in pericolo, un lungo elenco dalla componentistica auto al porto, dalla chimica ai servizi pubblici fino alle cooperative sociali.
Il cielo è sempre più plumbeo, ma sembra di intravedere una nuova consapevolezza, che non si tratta di un problema solo di quei lavoratori e delle loro famiglie, ma che è l’intera economia livornese a rischio.
L’hanno capito anche i tanti commercianti che hanno affisso cartelli ed abbassato le saracinesche al passaggio del corteo, il destino di chi vuole vivere qui è interconnesso.
In Piazza Grande sfilano oltre 3.000 persone, anche il Sindaco si unisce alla manifestazione, che si conclude poi in Piazza Cavallotti, sotto un diluvio d’acqua.
La città stavolta non si è fatta scoraggiare, mentre al microfono parlano Meini della Rsu Trw, Giovanni Ceraolo e Mirko Bibbiani, qualcuno giura di aver visto anche uno spiraglio di sole.
Video della manifestazione: