Teatro in carcere, con ‘Hybris. A Volterra, dal 25 al 29 luglio, torna la Compagnia della Fortezza

Dal 25 al 29 luglio 2017, all’interno della Fortezza Medicea di Volterra, si aprirà il sipario sul primo atto del progetto ‘Hybris’. In programma cinque giorni di repliche del preludio del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, accompagnate da un ciclo di incontri culturali e da serate speciali nell’area recentemente ristruttura della Torre del Maschio.

11luglio 2017 da Pamela Pucci, Volterra

Il progetto Hybris, realizzato dalla compagnia Carte Blanche e dal centro Nazionale Teatro e Carcere, promosso da Regione Toscana, MIBACT, Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra, Comune di Volterra e Comune di Pomarance e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, è stato presentato alla stampa dall’assessore regionale alla cultura Monica Barni e dal direttore artistico Armando Punzo. Presenti anche l’assessore alla cultura del Comune di Pomarance Ilaria Bacci e il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Rober to Scalvi.

A inaugurare il progetto sarà, il 25 luglio alle ore 16, lo spettacolo ‘Le parole lievi. Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato’, preludio del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, ispirato all’opera di Jorge Luis Borges, con regia e drammaturgia di Armando Punzo. “Il nuovo lavoro – ha spiegato spiega Punzo – nasce come ideale prosecuzione dell’ultimo spettacolo dedicato all’opera di William Shakespeare. Nella scena finale il protagonista e il suo alter-ego si allontanavano e mi sono chiesto, dove vanno, ora, quei due? E’ scaturita una nuova ricerca che verrà sviscerata ne ‘Le parole lievi’, quelle che si riferiscono all’universo in potenza, dove l’uomo che può ancora essere generato, un mondo in cui quei due possono abitare”.

Riguardo al progetto Hybris, Armando Punzo ha spiegato che “la Compagnia della Fortezza doveva cofrontnarsi con il tema della Hybris, cercando di rovesciare la prospettiva comune che assegna alla superbia un significato negativo. Secondo un luogo comune, la hybris è la colpa di chi viola leggi divine immutabili. Il dizionario etimologico ci dice però che insolente significa ‘colui che fa cose insolite’ e tracotante ‘colui che va oltre col pensiero’. Vogliamo allora intendere Hybris non più come la colpa del violare i limiti, da punire, ma come sfida, come spregiudicata ricerca della felicità contro ogni apparentemente immodificabile dato di realtà”.

“Torna puntuale l’appuntamento con la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo – ha detto l’assessore Barni – una delle più importanti esperienze italiane di teatro in carcere, una realtà pionieristica che in tanti anni ha assunto una rilevanza internazionale. Quest’anno, con il progetto Hybris, si avvia un lavoro che durerà un biennio e terminerà nel 2018 con la celebrazione dei 30 anni di attività del Compagnia. Anche quest’anno Armando Punzo ci delizierà con un altro dei suoi temi impossibili, la Hybris, che interpreterà rovesciandone il significato, da tracotanza e superbia a eccesso di sogno, di amore. Dunque una sfida non semplice, che ben si inerisce nel lungo lavoro sperimentale che ha fatto della Compagnia della Fortezza uno dei simboli della capacità toscana di ‘fare’ cultura”.

Per ulteriori informazioni: www.compagniadellafortezza.org – Per il programma clicca qui 

Progetto HYBRIS | programma Dal 25 al 29 luglio 2017 Fortezza Medicea/Carcere di Volterra h 16.00 – Spazio Artaud. Compagnia della Fortezza:

  • 25/7 Sul reale oltre la realtà. Alessandra Campo – filosofa (Università dell’Aquila). Rocco Ronchi – filosofo (Università dell’Aquila)
  • 26/7 Sul cattivo uso della tradizione. Federico Condello – filologo classico (Università di Bologna). Adriano Favole – antropologo (Università di Torino)
  • 27/7 Sulle questioni di vita e morte tra economia e (bio)diritto. Stefano Canestrari – giurista (Università di Bologna). Gianluca Fiorentini – economista (Università di Bologna)
  • 28/7 Su chi è fuori dai giochi. Alessandro Santoro – prete (Comunità delle Piagge). Paola Villano – psicologa sociale (Università di Bologna)
  • 29/7 Sull’equivoco della natura. Guido Barbujani – genetista (Università di Ferrara). Chiara Saraceno – sociologa (Università di Torino)

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