All’indomani dell’atto vandalico all’insegna dell’intolleranza verso i richiedenti asilo, ai danni della sede dell’Arci, in via Maria Terreni, molti i messaggi di solidarietà
29settembre 2015 di admin
La vice sindaco Stella Sorgente: “Atti da condannare perché colpiscono il patrimonio pubblico e quindi l’intera città”.
“Desidero esprimere la mia solidarietà all’ARCI di Livorno e al suo presidente, Marco Solimano, per il gesto delinquenziale e vandalico con cui la notte scorsa è stata colpita la sede dell’associazione.
Voglio augurarmi non si sia trattato di un atto intimidatorio e punitivo nei loro confronti per l’aiuto e i servizi che, quotidianamente, offrono ai richiedenti asilo.
Noi tutti viviamo il dramma dell’emergenza immigrati che ha colpito la nostra, così come tante altre comunità del Paese. Atti come quello al quale abbiamo assistito non devono però indurci a pensare che abitiamo una città intollerante, dove la paura della diversità può sfociare in azioni vili come questa. Altre sono le nostre tradizioni e la nostra cultura. Quella di Livorno è la storia originale di una città che, nel corso dei secoli, ha rappresentato un punto straordinario di scambio e incontro tra culture e popoli diversi.
Purtroppo questo non è il primo atto vandalico che colpisce un immobile di proprietà comunale. Nel corso dell’anno passato erano avvenuti casi simili anche nei confronti di strutture scolastiche. Tali eventi sono da condannare in modo netto, perché colpiscono il patrimonio pubblico e quindi l’intera città”.
Alessandro Scipioni, Commissario Provinciale Lega Nord Livorno, nell’esprimere la solidarietà all’Arci di Livorno per l’atto vandalico a danno della sede di via Terreni,
sottolinea che il problema della sicurezza richiede il massimo impegno da parte degli organi preposti. E che questo scellerato buonismo governativo mette costantemente a rischio la sicurezza dei cittadini e l’integrità delle proprietà.
Per il grave fatto sono state avanzate le due ipotesi di vandalismo e di intimidazione alle quali vorremmo aggiungerne una terza: tentato furto. Infatti, temiamo che i potenziali ladri potrebbero aver agito pensando di trovarvi parte dei fondi che l’Arci sta ottenendo per le attività di sostegno agli immigrati.
Francesco Gazzetti da profilo facebook:· “massima solidarietà all’Arci di Livorno per l’incomprensibile danneggiamento subito nella sede di via Terreni. Ignoti, da quanto appreso, si sono introdotti all’interno della struttura mettendola a soqquadro.
Niente è stato rubato e questo rende ancora più inspiegabile l’atto. Non voglio, infatti, credere che la ragione di questo spregio sia legata al fatto che in quei locali si svolgono ogni giorno corsi di italiano per profughi. Se questa fosse la ragione saremmo in presenza di un atto ancor più grave ed inquietante. Al momento resta l’amarezza e la ferma condanna per un danneggiamento che colpisce una sede Arci, un’associazione alla quale va solidarietà e vicinanza. Esprimo altresì rammarico per il fatto che anche la porta della sede dell’Unicef sia stata forzata, ma quest’altra importante realtà è stata fortunatamente risparmiata da atti vandalici. Sono certo che le forze dell’ordine faranno piena chiarezza su quello che è accaduto, permettendoci così di valutare con esattezza la portata dell’atto.
Marco Chiuppesi, Responsabile comunicazione PrC Livorno: La federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà all’ARCI di Livorno per l’atto vandalico subito nella sede di via Terreni.
L’importante lavoro per l’inclusione sociale svolto anche in quella sede dall’Associazione rende, se possibile, ancora più grave il gesto; il tentativo di intimidazione non può certo fermare il lavoro quotidiano di Arci e dai suoi volontari, a cui ribadiamo la nostra vicinanza, ma resta un atto che denuncia la viltà di chi l’ha commesso.
Alba – Futuro a Sinistra – Sinistra Ecologia Libertà – Sì-Toscana a Sinistra: “esprimiamo la nostra solidarietà agli amici dell’ARCI di Livorno ed al presidente Marco Solimano per il vile gesto subito che ha prodotto come conseguenza il danneggiamento della sede.
Crediamo sia opportuno sottolineare la gravità di un episodio che ricorda atti violenti di un passato che non deve avere più ragione di esistere nella nostra Democrazia. Il lavoro e l’impegno sociale dell’ARCI, soprattutto in favore dei soggetti deboli e svantaggiati, non può essere messo in discussione né minacciato attraverso atti intimidatori. Per questo, sottolineare con fermezza la condanna verso questi gesti sconsiderati e immotivati, ci sembra il minimo che possiamo fare.