Miles Cooper Seaton all’Ex Aurora: il report

Si è svolta lo scorso 3 aprile al circolo Ex Aurora nell’ambito del ciclo dei suoi live music, l’eccellente opportunità di assistere ad un concerto di Miles Cooper Seaton, arrivato in Italia per partecipare al nuovo album dei C+C=Maxigross, il quale verrà registrato nei Vaggimal Studios sui monti veronesi della Lessinia.

7 Aprile 2015 di Enrico Bulleri

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Cooper Seaton è si potrebbe dire uno dei numi tutelari della attuale scena americana di musica minimale e psichedelica, assieme a gruppi e collettivi d’avanguardia come la Akron/Family della quale è il bassista. Cooper Seaton ci ha dunque offerto anche qui a Livorno in una serata di rarefatta atmosfera, le sue padroneggiatissime improvvisazioni -quasi sempre live- di lunghe suite minimalistiche/ambient dalle sonorità eteree ma anche molto concrete, con le quali lasciarsi trasportare grazie ai suoni lentissimi quasi erranti, e da entusiasmanti vibrati acustici del basso prolungati all’inverosimile. Cooper Seaton dal suo stesso sito definisce la propria musica “funzionale”. “Musiques d’Ameublement” come in francese e certo più efficacemente, è riportata nella medesima presentazione.

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Un affascinante mondo di suoni che deriva anche in parte dalla musica che si esegue nelle cerimonie di alcune chiese americane pentecostali, e dalle influenze degli imprescindibili cantautori folk americani degli anni ’60 come Bob Dylan o Phil Ochs. Una musica dall’equilibrio di suoni cristallino, decostruito e al contempo complesso, metafisica, notturna e se vogliamo anche spettralmente cupa, ma anche così appassionante che ti aggancia, e ti porta attraverso il proprio centro di gravità a vivere l’esperienza di sensazioni che si rifanno alle tue esperienze personali. Assoli entusiasmanti di basso mantenuti e portati avanti per tempi dilatati che si pensa non debbano finire mai, inframezzano catarticamente le suite espanse della sua musica. Momenti di rara potenza all’interno di una musica fondamentalmente ambient, concepita e creata per rilassarsi ed “astrarsi” (come tale è stata difatti utilizzata per gli ultimi due anni negli Stati Uniti da importanti comunita’ di insegnamento dello Yoga), per “sleeping” come ironicamente dice Cooper Seaton durante il concerto, certo adatta alla meditazione, all’ascolto in contemplazione o passeggio, e come si direbbe secondo una definizione da “Età dell’Acquario”, così intensa da trasportare in fuga, espandere “lo sguardo nascosto delle proprie percezioni”.

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