La 200 miglia del Mugello ha chiuso la stagione agonistica dell’impianto di Scarperia sotto una pioggia torrenziale ed un freddo pungente.
8 Novembre 2016, di Francesco Salvatori
Ma gli assenti hanno avuto torto perché le gare, pur con un’interruzione, si sono svolte regolarmente e sono state avvincenti grazie anche alla presenza nelle rispettive categorie di campioni come Jeremy Mc Williams, Manuel Poggiali, Eddi La Marra tra gli altri: quest’ultimo dopo la dolorosa sosta durata tre anni, nell’ultimo mese è tornato a correre e per ben tre volte si è presentato con la Ducati sulla pista toscana, accompagnato dalla sua splendida compagna Alessia Polita.
Ma andiamo con ordine: si comincia con gara 2 del campionato francese dedicato alle bicilindriche. Gara 1 si era svolta nel pomeriggio di sabato vedendo il dominio di Mc Williams che però non si ripresenta al via di gara 2. Poco male per team KTM France che coglie i primi due gradini del podio con lo statunitense Farlowe seguito dal compagni di team, l’austriaco Maier sulle splendide “naked” della casa di Mattighofen. A distanza di una trentina di secondi il francese Fudala sulla Ducati coglie il terzo gradino del podio.
La gara delle Gp endurance (23 giri di pista con sosta obbligatoria con o senza cambio di pilota) viene interrotta dopo 4 giri a causa delle condizioni atmosferiche: la pista è quasi completamente allagata: si riparte dopo una mezz’ora e come nella prima partenza (stile Le Mans) Tavella ed il poleman Altomonte prendono nettamente il largo. Il secondo girando 5 secondi a giro più veloce di tutti, si porta subito al comando e domina a suon di giri veloci: sembra fatta ma il pilota di Biassono la combina grossa “dimenticandosi” la sosta ai box. Viene quindi fermato dalla direzione gara e così la vittoria va alla BMW di Tavella. Il pilota del Moto Club Val di Susa precede il fiorentino Chiesura su Kawasaki e il veronese Scalaberni al termine di una gara comunque tirata ed emozionante dopo l’hara-kiri di Altomonte.
E veniamo alla gara clou, la 200 miglia: condizionata dai continui cambiamenti atmosferici e dal particolare regolamento che permette agli equipaggi in gara (da 2 a 3 i piloti) di dividere la stessa moto come avviene di solito nell’Endurance, ma anche agli stessi di correre ognuno con la propria moto abituale, scelta quest’ultima che viene presa dalla maggior parte dei teams.
La gara vive le sue infinite emozioni nei primo 10 giri e negli ultimi 10 dei 62 in programma, con una visibilità scarsisima e pista semi allagata.
Al via va in testa l’equipaggio che ha conquistato la pole con Salvadori che divide la Yamaha con Pedersoli: ma al sesto giro il pilota milanese scivola e perde due giri. Va al comando Muzio, ma un fantastico La Marra lo supera e va al comando. Al decimo passaggio però un problema tecnico costringe Eddi a rientrare ai box, tagliando dal raccordo e beccandosi così due minuti di penalizzazione che alla fine della gara saranno decisivi. Da quel momento la gara scorre senza troppi sussulti fino a 9 giri dalla fine, dove a distanza di pochi attimi cadono tutti i piloti che erano in testa alla gara: nell’ordine sono Bono, Clementi e Tommasoni finire a terra: tutti e tre alla fine riescono a ripartire pur perdendo molto tempo, così sul traguardo arrivano in prima posizione La Marra e Castellarin. Ma ci sono i due minuti di penalizzazione e un incredulo Clementi in coppia con Muzio riesce a transitare secondo e a trovarsi in tasca la vittoria. Il terzo posto finale val team composto da Bono,Marchetti e Poggiali.
Col secondo posto nella Gp Endurance Chiesura è il migliore in assoluto dei piloti toscani.