“A chi lo dici fascista?” Caos all’assemblea dell’autorità idrica toscana per no a Nogarin, Emilio Bonifazi, è il nuovo presidente, in gioco le privatizzazione delle municipalizzate. Video

Il primo cittadino di Livorno, Filippo Nogarin, non ha partecipato al voto e prima di lasciare la sala ha comunicato la eventualità di ricorrere al Tar.

19novembre 2014  di Silvio Lami

bonifazi emilioDopo settimane di dure polemiche e interrogazioni in Consiglio regionale, su Nogarin, come naturale “successore” del sindaco di Livorno Cosimi, l’assemblea dei sindaci, stamani ha invece eletto come nuovo presidente dell’autorità idrica toscana (Ait), Emilio Bonifazi, un uomo del Pd e sindaco di Grosseto.

http://www.pisorno.it/vicenda-nogarin-ait-risposta-allinterrogazione-di-monica-sgherri/

http://www.pisorno.it/autorita-idrica-toscana-perche-nogarin-non-e-stato-fatto-presidente-dellautorita-idrica-toscana/

SINDACO-Filippo-NogarinProprio sul voto alla delibera, che ha di fatto sbarrato la strada a Nogarin, è esplosa la protesta dei Comitati del Forum per l’acqua pubblica.

acqua pubblicaUna trentina di esponenti del movimento ha partecipato all’assemblea e ha interrotto più volte i lavori urlando “Fascisti, fascisti” – “Rispettate i 27 milioni di elettori del referendum che scelsero l’acqua pubblica”. Nel rispondere ai cori, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, benché scettico sulla mancata elezione di Nogarin, ha sbottato: “A chi lo dici fascista?”

acqua

L’ Ait è l’Ente che rappresenta tutti i comuni della Toscana, che in forza della legge regionale 69/2011 conferisce funzioni di programmazione e coordinamento sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, il nodo politico, pertanto, va oltre la semplice questione istituziionale della presidenza, ma attiene al contezioso referendario sulla continuità della gestione pubblica, di un bene comune come l’acqua. E con la votazione della mozione che non ha riconosciuto Nogarin, come naturale sostituto di Cosimi, resta evidente che il portato politico sta proprio nel nuovo corso indicato da Renzi e a quanto pare, in subalternità, accettato dal PD toscano, che punta alla privatizzazione delle municipalizzate.

acqua bene comune

A questo punto speriamo che per salvare la faccia da una situazione a dir poco imbarazzante e scongiurare il ricorso al Tar, si evitino ulteriori pasticci come ad esempio quello di modificare lo Statuto per inventarsi, a ripiego, la figura del vicepresidente come premio di consolazione al sindaco di Livorno.

Video, di cui consigliamo vivamente la visione:

Dalla sua pagina Facebook il sindaco di Livorno Filippo Nogarin rilascia il seguente commento:

Tutto come volevasi dimostrare.
L’assemblea di AIT ha di fatto ratificato un golpe bianco, sovvertendo di fatto lo stesso Statuto dell’Autorità Idrica Toscana.
Un esito che non mi ha sorpreso, né amareggiato perché davo il suo esito per scontato.
Se ce ne fosse stata la necessità, questa è la conferma di come la presenza di un sindaco alieno nella Toscana piddina susciti nel Partito Democratico ogni genere di resistenza, anche le più scomposte.
Quello che mi conforta, di questa esperienza, è il sostegno che ho ricevuto costantemente dai Movimenti per l’Acqua Pubblica, che hanno compreso come questa battaglia non fosse solamente quella di un sindaco 5 stelle, ma fosse coerente con la loro battaglia che è pure la mia da sempre.
Ringrazio per il sostegno tutti coloro che al di la dell’appartenenza partitica hanno fatto una oggettiva analisi con un dibattito politico assembleare. Mi sento di dover per questo ringraziare l’assessore del comune di Pistoia e quello del comune di Firenze per aver quantomeno tentato di proporre un dibattito reale.
La logica di negare al sindaco di Livorno la Presidenza per pochi mesi (sarei scaduto ad ottobre) ci da chiaramente il segnale di quale genere di direzione si intenda dare all’Autorità Idrica per il prossimo futuro, quella di puntare, senza alcun indugio, alla privatizzazione di tutte le municipalizzate, così come indica il Premier Matteo Renzi, in quanto “ce lo chiede l’Europa”
Un attacco ai beni comuni senza nessun precedente, quello che in questi 5 mesi da sindaco ho riscontrato pure sulla questione della gestione rifiuti e nei trasporti pubblici.
Hanno vinto una battaglia forse, non certamente una guerra, perché i cittadini non possono, non vogliono e non devono vedersi sottrarre una risorsa essenziale come l’acqua.

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