Alternanza scuola-lavoro. Il 13 ottobre la mobilitazione degli studenti medi di Pisa

Venerdì 13 ottobre le organizzazioni degli studenti medi hanno indetto una mobilitazione contro uno degli aspetti più controversi della Legge 107, l’istituto dell’alternanza scuola-lavoro.

Giovanni Bruno, Rifondazione Comunista, Pisa

Presentata ed esaltata come una innovazione della didattica, che avvicinerebbe le giovani generazioni alla conoscenza del mondo del lavoro -ormai devastato dalla precarizzazione e dalla distruzione delle garanzie salariali ed occupazionali conquistate in decenni di lotte da lavoratrici e lavoratori, l’alternanza scuola-lavoro in realtà non è che la piena realizzazione dell’impianto neoliberista in un sistema di globalizzazione finanziarizzata applicato al fragile capitalismo italiano che anziché puntare sull’innovazione, sulla ricerca, sul potenziamento della formazione culturale e scientifico chiede di attingere a manodopera sempre meno qualificata per abbatterne i costi.

 Studenti e studentesse di tutte le scuole superiori sono diventati così un grande serbatoio di manodopera a costo zero per aziende e attività imprenditoriali di tutti i settori (dall’agricoltura alla ristorazione, dal turismo alla logistica, passando da uffici contabili e altro), mentre il diritto allo studio e all’istruzione diventano un obiettivo sempre più labile e remoto, disattendendo così gli articoli 33 e 34 della Costituzione. 

La separazione tra il lavoro manuale e quello intellettuale è un antico vizio della nostra scuola, ma imporre agli studenti delle scuole superiori di essere al servizio gratuito di imprese e aziende (che spesso non presentano neppure i minimi requisiti di sicurezza, o che irresponsabilmente impiegano i giovani in attività pericolose senza che abbiano la preparazione adeguata a svolgerle) non rende più consapevoli, ma più asserviti ad un sistema fondato esclusivamente sul profitto e che non si cura per nulla della dignità delle persone.

“Il Partito della Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti sostengono per questi motivi la mobilitazione degli studenti medi di venerdì prossimo”

 

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