Aria di elezioni. Forza Nuova passeggia (si fa per dire) a Pisa, il Pd rispolvera l’antifascismo per distogliere l’attenzione sul degrado urbano e, i cittadini hanno ben poco da stare sicuri

Negli ultimi giorni a Pisa l’organizzazione Forza Nuova si è ritagliato qualche spazio sui mezzi di informazione locali per delle ronde organizzate in alcune zone del centro città di Pisa

21ettembre 2017 da Francesco Salerno, Partito Comunista dei Lavoratori, Pisa

Queste iniziative, furbescamente chiamate dagli autori col più rassicurante appellativo “passeggiate”, si sono svolte secondo il rito clownesco della marcia in favore di fotocamere e telecamere con immediata pubblicazione di abbondante materiale su social network e siti locali. Si tratta evidentemente di una grossolana operazione di marketing, realizzata per guadagnare un po’ di visibilità in vista delle elezioni e per proporsi come strumento di politica securitaria al futuro servizio di più rilevanti forze politiche amiche come Lega Nord o Fratelli d’Italia.

Allo stesso tempo l’operazione si inserisce anche nel contesto di una competizione per il primato nella destra dichiaratamente fascista con altre organizzazioni come Casapound (che gli ha boicottato e criticato la cosiddetta “marcia su Roma” innescando una sorta di rivalità) e altre sigle minori.

Ma chi sono veramente questi signori che si propongono come tutori della sicurezza cittadina? Forza Nuova è un partito nato negli anni Novanta per volontà di alcuni latitanti dal turbolento e scabroso passato nella galassia dell’estrema destra che si erano rifugiati all’estero per scampare ai guai con la legge. Basta fare una semplice ricerca tra le pagine di cronaca italiana per leggere i “curricula” di esponenti, militanti e simpatizzanti di FN. Oltre al coinvolgimento di suoi elementi e simpatizzanti in episodi di violenza, nel corso degli anni FN si è caratterizzata per la sue posizioni xenofobe, omofobe, sessiste e antisemite, trovando talvolta sponda in alcuni ambienti del fanatismo e dell’estremismo cattolico. I cittadini di Pisa insomma hanno ben poco da stare sicuri con gente come questa da cui c’è solo da aspettarsi violenza e incitamento all’odio del povero contro l’ancora più povero. 

Alle ronde nere il sindaco Filippeschi ha risposto con alcuni inconcludenti comunicati stampa proprio nei giorni in cui alla Camera passava la legge Fiano sulla propaganda fascista. Rispolverare l’antifascismo in prossimità di elezioni locali e nazionali è un espediente a cui il PD ci ha abituati, così come siamo abituati a vedere aggirate tutte le misure contro l’operato e la propaganda dei fascisti dalla legge Scelba alla legge Mancino. Oltre che a livello nazionale dunque, anche a Pisa il PD cerca di aggrapparsi a un tema sentito come l’antifascismo per distogliere l’attenzione dell’elettorato dalla propria responsabilità sul degrado provocato dalla crescente marginalizzazione del sottoproletariato urbano.

La risposta alla presenza dei fascisti nei nostri quartieri e alla domanda di inclusione sociale che proviene dalle fasce più disagiate è solo nel governo dei lavoratori. Per questo ocoorre costituire un fronte unico di classe che riunisca gli sfruttati in nome della lotta contro il degrado, quello del capitalismo, nelle cui scorie prolificano i germi del fascismo.

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