“L’alternativa all’Amministrazione Filippeschi è a sinistra”. E’ questo il titolo della assemblea pubblica promossa dalla coalizione Una città in comune e Rifondazione Comunista che si svolgerà martedì 3 Marzo alle 21, presso la sala del dopolavoro ferroviario, in piazza della Stazione, per discutere della crisi della maggioranza nel Comune di Pisa.
2marzo 2015 da Una città in comune – Rifondazione comunista
Nelle ultime settimane a Pisa c’è stato un vero e proprio terremoto politico: un assessore di SEL si è dimesso (Danti), consiglieri di SEL e del PD sono usciti dalla maggioranza (Ghezzani, Landucci), aggiungendosi a chi dalla maggioranza era uscito già a ottobre (Paolicchi).
Per rimediare al buco creato nella Giunta, la toppa trovata da Filippeschi risponde alla logica dell’accontentare le correnti interne al partito senza perdere il controllo: al posto di Danti va un consigliere segretario comunale del PD (Ferrante), un altro assessore del PD (Gay) viene sostituito da un ex assessore della scorsa giunta (Forte).
La coalizione che aveva vinto le elezioni nel maggio del 2013 non esiste più e l’attuale Giunta ha perso la legittimità di continuare a governare. Senza i voti di SEL non avrebbe raggiunto il 50% e non avrebbe quindi ottenuto il premio di maggioranza. Quel premio di maggioranza che consente oggi alla Giunta e al Sindaco Filippeschi di conservare una risicata superiorità numerica in Consiglio Comunale.
A ben vedere, però, la fragilità del Centrosinistra pisano era ampiamente visibile dalla qualità delle politiche promosse dall’Amministrazione. La nostra azione ha contribuito a mostrare una crisi che era nei fatti: abbiamo denunciato le privatizzazioni dei servizi e la svendita del patrimonio comune, le politiche contro la ripubblicizzazione dell’acqua e le scelte securitarie, abbiamo costretto la maggioranza a dare risposte su ciò che non si voleva far sapere, abbiamo proposto una redistribuzione delle ricchezze e una campagna contro le morosità, abbiamo difeso i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di cui questa Giunta non voleva farsi carico.
Abbiamo difeso con coerenza le ragioni dell’ambiente e della qualità della vita, fuori da ogni logica di competizione tra territori, promuovendo confronto e solidarietà tra comunità locali. Non abbiamo mai abbassato la guardia, svelando gli imbarazzi e la mancanza di trasparenza su molte decisioni della maggioranza: come nel caso delle ex Stallette, dei Cantieri Navali, delle torri di Bulgarella, dei terreni del Porto, di piazza Vittorio Emanuele ecc. La nostra attività di critica, di denuncia e di informazione pubblica su tutti quegli atti della Giunta che non potevano passare sotto silenzio non è mai venuta meno in questi mesi.
La nostra coalizione non ha mai smesso di elaborare progettualità concrete e politiche alternative alla Giunta, insieme a movimenti, associazioni, comitati. Proprio perché ci sentiamo responsabili dell’attuale crisi di maggioranza, vogliamo affermare con responsabilità che l’alternativa all’amministrazione Filippeschi e ai suoi metodi autoritari si deve trovare a sinistra, insieme a chi crede che la priorità vada data al lavoro, ai più deboli, ai bisogni delle persone, all’ambiente, alla partecipazione, alla cultura dal basso.