Beni culturali: appello del Sindaco al Governo per recupero S. Francesco

lapidi-del-pavimento-chiesa-San-Francesco-66Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.

14maggio 2016 da Sindaco di Pisa

Inviate una e-mail al Governo per richiedere i soldi per il restauro della Chiesa di San Francesco a Pisa, il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Un finanziamento che fa parte del miliardo di euro che il 1° maggio il Governo ha stanziato sulla cultura.

 L’invito che oggconferi fanno il sindaco Filippeschi, l’Assessore Serfogli e Padre Tommaso Rylko a tutti i pisani, e in generale agli amanti della cultura e dei monumenti, è di scrivere alla email: bellezza@governo.itindicando, restauro del tetto della Chiesa di San Francesco. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016. E’ stata fatta la stima economica, per l’intervento di ristrutturazione servono circa 2 milioni di euro.

La Chiesa è stata chiusa lo scorso 11 aprile perché il tetto è a rischio di crollo. L’edificio è di proprietà del Demanio e quindi a carico della Soprintendenza locale, ed è dato in gestione alla Curia.  Indica nella mail, scrivendo così:

“Indico il restauro del tetto della chiesa di San Francesco a Pisa, chiusa con un ordinanza urgente da parte della Soprintendenza per rischio crollo del tetto”.

chiesa san francescoLa Soprintendenza di Pisa ha stimato in circa 2 milioni di euro la spesa complessiva dell’intervento.

La chiesa, già citata nel 1233,  contiene molte cappelle private appartenenti a famiglie nobili pisane piene di opere d’arte interessanti, così come la stessa chiesa.

La facciata marmorea è del 1603. Al suo interno si trovano dipinti dell’Empoli, del Passignano, di Santi di Tito, affreschi di Taddeo Gaddi, Galileo Chini, e un dossale marmoreo di Tommaso Pisano del XIV secolo. Nella sagrestia, affreschi di Taddeo di Bartolo (1397) e di Niccolò di Pietro Gerini (1392)

Era questa la chiesa che ospitava la celebre tavola di Giotto, raffigurante San Francesco che riceve le stimmate, una Madonna in trono di Cimabue, oggi esposte al Louvre di Parigi.

Giotto_di_Bondone_-_Stigmatization_of_St_Francis_-_WGA09329Quinta-Cappella-5La chiesa ospita anche –tra le tante sepolture– la tomba del Conte Ugolino della Gherardesca, qui sepolto con i propri figli e nipoti una volta che le spoglie di questi sventurati furono rimosse dalla non lontana torre della fame (o della muda) dove si consumò secondo Dante il “fiero pasto”.

Dallo scorso mese di settembre le cappelle laterali, tra cui quella della Famiglia dei Conti della Gherardesca sono state prima puntellate e poi definitivamente chiuse al culto e al pubblico per arrivare allo scorso aprile quando, in occasione della settimana santa anche l’altare maggiore è stato imbragato da speciali impalcature.

La chiesa di San Francesco d’Assisi  è una chiesa tra le più antiche di Pisa, meta di turisti da ogni parte del mondo alla ricerca anche della tomba del Conte Ugolino.
Tutte le informazioni sull’iniziativa cliccando quiPost precedente: salviamo San Francesco

 

 

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