Buona la prima, PISA – PRATO 2-1
07settembre 2015 di Valerio Poli
PISA (4-3-3):
Bacci; Dicuonzo, Rozzio, Polverini, Forgacs; Verna, Di Tacchio (24′ st Sanseverino), Ricci; Peralta (15′ st Lupoli), Cani (32′ st Mannini), Starita. A disp.: Brunelli, Giacobbe, Crescenzi, Lisuzzo, Losi, Provenzano, Frugoli, Montella. All.: Gennario Gattuso.
PRATO (4-3-1-2):
Rossi; Grifoni, Ghidotti, Ghinassi, Benucci; Cavagna, Gaiola, Serrotti (41′ Ogunseye); Gabbianelli; Benedetti (8′ st Capello), Kouame (19′ st Gomes). A disp.: Bardini, Corvesi, Formato, Boni, Cela, Matteo, Chelini, Knudsen, Toccafondi. All.: Alessio De Petrillo
ARBITRO: Giosuè Mauro D’Apice di Arezzo (Orlando-Bercigli)
RETI: 36′ pt Verna, 22′ st Lupoli, 37′ st Capello
Ammoniti: Forgacs (Pi), Gabbianelli (Pr), Rozzio (Pi), De Pina (Pr).
Ottomila persone spingono il Pisa alla vittoria conquistata contro un Prato sornione ma capace di infastidire i nerazzurri soprattutto nel finale di partita. Ma partiamo dall’inizio con il Pisa che parte a testa bassa costringendo gli avversari nella propria metà campo. La supremazia territoriale è netta ed il Prato opera di rimessa cercando di sfruttare gli inevitabili spazi che trova in avanti.
Ma è il Pisa che fa di fatto la partita ed al 36°minuto trova la via della rete con Verna che con un piattone batte l’estremo difensore avversario Rossi. Il gol mette benzina nel motore dei ragazzi di mister Gattuso ed il finale di tempo è in crescendo.
Nella ripresa il Prato ha l’obbligo di cercare la via della rete e le sostituzioni che opera mister De Petrillo hanno la funzione di infoltire la batteria degli attaccanti lanieri. E’ però ancora il Pisa a trovare la via della rete con il neo entrato Lupoli che segna sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La partita resta viva, il Prato mette in campo furore agonistico e carattere, il Pisa non è da meno ed in questa fase si va avanti più con la clava che con il fioretto.
Gli ospiti acconciano le distanze quando manca poco più di dieci minuti al the end, il finale di partita vede il Prato all’arrembaggio anche se l’azione più clamorosa se la divorano i padroni di casa con un contropiede che necessitava di maggior lucidità.