Da mesi che è stato avviato un lavoro di inchiesta per individuare i crediti che il Comune vanta nei confronti dei grandi proprietari della città di Pisa
19giugno 2015 da “Una città in comune” Rifondazione Comunista, Pisa
Durante la seduta del consiglio comunale dell’11 dicembre 2014 “Una città in comune-Rifondazione Comunista” ha sollevato la questione del mancato pagamento del suolo pubblico da parte di Giuseppe Pampana, uno dei più grandi proprietari immobiliari di Pisa.
In quella occasione l’assessore Serfogli riferì che i soldi che Pampana doveva al Comune a quella data ammontavano a 204 mila euro.
I 56 mila euro per i quali il sindaco ha denunciato Pampana negli scorsi giorni riguardano solo il periodo fino a giugno 2013. Ai 200 mila euro dovuti a dicembre 2014 vanno quindi aggiunti i crediti dovuti per questi ulteriori 6 mesi visto che siamo al giugno del 2015.
Ma la storia del caso di Lungarno Guadalongo non finisce qui: ad oggi, nonostante i solleciti, Sepi non ha ancora terminato le verifiche, fatte sempre su nostra richiesta, per determinare se Pampana paghi o meno l’IMU sull’area edificabile retrostante il lungarno, che è sempre di sua proprietà.
E, il caso di Pampana non è comunque isolato. In questi mesi abbiamo presentato diversi atti ispettivi attraverso i quali sono emersi i numerosi crediti del Comune per il suolo pubblico non pagato. Le cifre
che di seguito riportiamo debbono essere aggiornate visto che sono passati già alcuni mesi da questi atti ispettivi.
Ecco l’elenco:
- Per Palazzo Boyl la Tognozzi Spa deve 200 mila euro al comune
- Per Palazzo Mazzarosa il nobile Mazzarosa deve 20 mila euro al comune
- Per il cantiere di Via Cavalca la Società Porton Rosso deve 143 mila euro al comune con avvisi emessi dall’ente solo 3 anni dopo.
- Per il cantiere della Ex-Draga la Fondiaria Paradisa deve: 96 mila euro al comune