Si chiama Victor Valdés il 22enne di Podemos e militante del Movimento studentesco di Madrid, parla correttamente la lingua italiana.
11marzo di S.L.
In questi giorni è presente nelle principali città per illustrare e mettere a confronto l’esperienza spagnola con quelle dei movimenti e Partiti che, anche in Italia, fanno riferimento alle pratiche dei “Beni Comuni” nell’orizzonte politico dell’Altra Europa”.
Come sappiamo anche in toscana sta prendendo corpo l’idea di costruzione di quel progetto di ricomposizione e aggregazione a sinistra che, a partire delle lotte sociali, vuole approdare ad una rappresentanza politica autonoma, con ambizioni di Governo.
Per chi tenta di dare risposte spendibili politicamente su temi fondamentali, attualmente messi in discussione dalle politiche di austeritày e anti sociali, come: la difesa dei beni comuni, l’accoglienza, il diritto alla casa, la ripubblicizzazione dei servizi, il no alle grandi opere inutili, la mobilità pubblica, l’uso sociale degli spazi inutilizzati, la lotta al malaffare, il diritto al reddito e al lavoro… risulta importante, oltre l’esperienza di Syriza, anche quella di Podemos.
L’idea infatti è quella di mettere in connessione le diverse rivendicazioni locali con quelle regionali, nazionali e internazionali.
Per questo Victor Valdés è stato invitato, nella città della Torre, al confronto tenuto all’auditorium della Stecca (Centro Maccarrone), a cui hanno partecipato: Tommaso Fattori (direttore di Transform! Italia), Ciccio Auletta (Una città in comune), Andrea Corti (Rifondazione Comunista) e Ildo Fusani (Sinistra Anticapitalista).
Dibattito su cui posteremo una sintesi con stralci degli interventi.
Victor Valdés si presenta in anticipo all’appuntamento e, in attesa che i partecipanti prendessero posto in sala, gli abbiamo chiesto un primo assaggio, su quanto avrebbe illustrato in assemblea, proprio nel merito dell’esperienza di Podemos.