Ex Gea: Il teorema securitario, si traduce in repressione

22 ottobre 2015 da Cobas Pisa

ex-Gea pisa.Se c’è un ladro a Pisa è chi ha lasciato nell’incuria e nell’abbandono decine di spazi , chi ha scientemente mandato in malora proprietà pubbliche per favorire poi vendite  e ristrutturazioni private.

Gli studenti che hanno occupato la ex Gea sono assetati di sapere e non possono essere denunciati per furto di libri, semmai subiscono un furto da parte di istituzioni sorde al diritto allo studio.

cantina stabile Ex-Gea pisa.Dopo la scorta a Filippeschi e la militarizzazione del consiglio comunale (costi a carico dei cittadini che preferirebbero avere strade non dissestate e illuminate) ora è la volta della Digos armata di pistola che fa irruzione dentro l’ex Gea, un gesto inutile e spropositato per la natura pacifica dell’occupazione il cui scopo era la denuncia di come l’ateneo ha gestito i suoi spazi (chiunque con le porte aperte avrebbe potuto entrare negli immobili) oltre alla mobilitazione contro il nuovo isee.

Un segnale politico da parte di chi ha deciso di sposare in toto la linea repressiva e trasforma gli studenti in pericolosi criminali. Oggi gli studenti, domani bisognosi di casa e lavoratori. Solidarietà attiva con gli occupanti della ex Gea e, denuncia di chi in questa città sta trasformando il diritto al dissenso e ai problemi sociali in problemi di Ordine Pubblico.

 

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