Giovedì, in Consiglio comunale, verranno discusse due mozioni per promuovere l’educazione alle differenze e sostenere la scuola pubblica, laica e democratica, che il gruppo consiliare “Una città in Comune- Rifondazione Comunista” ha presentato lo scorso marzo
8settembre 2015 da Una città in Comune/ Rifondazione Comunista Pisa
Il primo documento impegna il Comune di Pisa a promuovere e valorizzare le differenze, promuovendo l’attivazione, all’interno delle scuole di competenza, corsi di aggiornamento professionali, rivolti a educatori/trici di nido e a maestri/e, per favorire un approccio plurale nella pratica educativa e didattica, sia sotto il profilo teorico che operativo, e per fornire strumenti e conoscenze in merito alla costruzione delle identità di genere, all’uso di un linguaggio non sessista e alla prevenzione delle disparità di genere.
Nella seconda mozione si chiede al Consiglio comunale di prendere una netta posizione contro le recenti iniziative diffamatorie (la presunta “ideologia gender”) verso le scuole e le associazioni che lavorano per l’educazione sentimentale, che sono state promosse anche nella nostra città e testimoniano la potenza di questa campagna di odio verso le differenze e il pluralismo democratico. In questi episodi ad essere sotto attacco è l’idea stessa che la scuola pubblica sia lo spazio in cui trasmettere alle nuove generazioni i valori della cittadinanza plurale.
Valori anche più ampi rispetto a quelli appresi nella famiglia di appartenenza, insomma il luogo in cui promuovere la cultura dell’uguaglianza e del rispetto reciproco e il superamento di logiche discriminatorie e stereotipanti.
Le proposte nascono e sostengono le ragioni di chi il 19 e 20 settembre prossimi si incontrerà a Roma per la seconda edizione di Educare alle Differenze, l’incontro nazionale promosso lo scorso anno dalle associazioni SCOSSE (Roma), Stonewall (Siracusa) e Il Progetto Alice (Bologna) per mettere in rete chi lavora dentro e fuori le scuole per una cultura plurale e aperta alle differenze. Lo scorso anno, forti del successo registrato con oltre 600 partecipanti all’evento e con l’avvio di iniziative in tutta Italia, le 250 organizzazioni co-promotrici (associazioni, centri di ricerca, reti di genitori, istituti universitari e centri antiviolenza) hanno avanzato proposte concrete per contrastare bullismo, violenza di genere e omofobia nelle nuove generazioni.
Siamo fortemente preoccupati dal vento oscurantista che attraversa l’Italia e condanna glia atteggiamenti e le dichiarazioni discriminatorie promosse da settori conservatori e reazionari della società italiana e anche da figure istituzionali importanti, come il Sindaco di Venezia, che pretendono di sottomettere l’intera società alla propria visione del mondo, convinti che ci sia un solo modo di vivere e amare.
La nostra amministrazione non può rimanere indifferente di fronte al crescente clima di intimidazione e riteniamo che sia importare dare ai dirigenti scolastici, al corpo docente e alle famiglie un segnale chiaro e inequivocabile su questo tema.
Auspichiamo che questi documenti vengano approvati e che questa possa essere un contributo fattivo e concreto della nostra in città in vista dei lavori della rete informale per Educare alle differenze, a cui parteciperemo, il 19 e 20 settembre 2015 a Roma.