26 marzo 2015 da “Una città in comune”, Pisa
E’ pensabile che Pisa non offra spazi per l’accoglienza dei profughi? Purtroppo questa sembra essere sempre più la realtà della nostra città. Se da un lato registriamo con favore la decisione dell’amministrazione comunale, grazie anche alle battaglie fatte dal nostro gruppo consiliare insieme con movimenti ed associazioni antirazziste, di chiudere la struttura di Piaggerta, dall’altro ci chiediamo come sia possibile che il Comune di Pisa non abbia messo a disposizione nessun edificio o immobile per l’accoglienza.
Riteniamo molto preoccupante questa deresponsabilizzazione da parte della giunta Filippeschi e della sua maggioranza. Al contempo non pensiamo che sia sufficiente, come pubblicamente ripetuto più volte dall’assessore Capuzzi, scaricare le responsabilità sulla Prefettura e il Governo. Vorremmo ricordare all’assessore Capuzzi, renziana doc, che il partito a cui è iscritta è lo stesso di quello del Presidente del Consiglio.
Prima che scadesse il bando emanato dalla Prefettura per l’accoglienza dei profughi sul nostro territorio abbiamo presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno, bocciato dalla maggioranza, in cui si individuano alcune proposte concrete su cui il Comune avrebbe potuto lavorare con la Prefettura e che avrebbero potuto essere immediatamente operative.
Avevamo chiesto al comune di Pisa di mettere e disposizione ed utilizzare la struttura di accoglienza di via Garibaldi 190, attualmente chiusa, per la prima accoglienza dei richiedenti protezione internazionale; di avviare un confronto urgente con l’Università degli Studi di Pisa, e con altri enti pubblici, al fine di siglare una intesa per l’utilizzo di appartamenti dismessi di loro proprietà; e di individuare nuovi spazi permanenti per l’accoglienza, anche tenendo conto della proposta, lanciata nell’aprile 2014 dalle associazioni del Municipio dei Beni Comuni, di utilizzare parte dello spazio dell’ex caserma di Via Giordano Bruno, ora Distretto 42.
Soluzioni concrete che questa amministrazione non ha neppure voluto prendere in considerazione, con il solo effetto per cui la nostra città nei fatti si è sottratta alla propria responsabilità in materia di accoglienza. Ormai è chiaro a tutti: il comune di Pisa non ha nessuna intenzione di accogliere i profughi dentro le mura cittadine. Al sindaco diciamo che solo l’accoglienza e la costruzione di buone prassi sono l’antidoto al dilagare di atteggiamenti xenofobi e razzisti.