Il confronto a Palazzo Granducale tra “Vertenza Livorno” e Commissione regionale

In un percorso ormai avviato da tempo, alcuni ex lavoratori TRW e non solo, organizzati in Comitato “Vertenza Livorno” hanno richiesto e ottenuto con le ultimi iniziative, messe in atto su lavoro e diritto al reddito, di relazionarsi con la Regione Toscana

14marzo 2016 di G.B.

gazzetti trw

MazzeoL’incontro è avvenuto in data 11marzo, al Palazzo Granducale di Livorno, a cui ha partecipato anche il consigliere Gazzetti, oltre al Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza Mazzeo, i consiglieri Cantone e Nardini.

Gazzetti apre l’incontro dando la parola ai lavoratori, per esporre i motivi e i contenuti alla base della richiesta di questa interlocuzione, è Davide ad argomentare lo stato di difficoltà di chi ha perso il lavoro, in una condizione di assenza di prospettive. La descrizione è drammatica, si tratta di chi nel tempo ha contribuito alla crescita economica di questo territorio, in particolare di quanti avendo anni di contribuzioni alle spalle e non essendo più giovanissimi, in maggioranza con bassi livelli di professionalità e di titoli di studio, rischiano di ritrovarsi fuori dal mercato del lavoro ma, con impegni da dover garantire: famiglie con figli e quello che comparta, inoltre problemi con le banche, mutui, affitti ecc.

Il punto centrale del confronto verte proprio su:

  • garantire risorse di sostegno al reddito per quanti stanno terminando gli ammortizzatori sociali.
  • percorsi di formazione personalizzati e finalizzati al reinserimento lavorativo con agevolazioni a quanti ormai prossimi al pensionamento.

Inoltre, poiché il turismo non sarà mai in grado di garantire posti di lavoro sufficienti, rispunta il volano portuale a partire dai bacini di carenaggio.

Viene anche fatto osservare come gran parte del personale utilizzato in questo comparto (es. cantiere Azimut) provenga, in gran parte, da fuori del territorio di Livorno e, in considerazione del fatto che è classificata come Area a Crisi Complessa, viene richiesto che siano rispettati gli Accordi di Programma, con percorsi e clausole in cui i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo, a causa della chiusura dell’Azienda, abbiano una corsia preferenziale in termini di formazione e nuovo inserimento.

Antonio Mazzeo dopo aver riassunto il lavoro, gli impegni e le risorse messe a disposizione dalla Regione,  ha rilevato che a fronte dello scenario di crisi sociale che sta vivendo la città di Livorno, a partire dalle 700/1.000persone che progressivamente perderanno gli ammortizzatori sociali, a livello centrale e di tutti i livelli di Governo, manca ancora una classificazione certa di quanti siano i lavoratori in questa situazione e in particolare, in che età. Perché se è un problema avere un trentenne che ha perso il posto di lavoro, diverso è il caso di un 50enne con oltre trent’anni di contributi, a cui serve ricercare delle forme per accompagnarli con dignità, alla pensione. Occorre quindi un censimento della situazione e individuare un punto di riferimento sul territorio, capace di seguire quotidianamente lo stato di attuazione dell’Accordo di Programma, orientato su due direttive:

  • Inserimento nel mondo del lavoro e formazione per i più giovani, in funzione del nuovo mercato del lavoro.
  • Ricercare modi e strumenti con reddito, in accompagnamento verso la pensione

Insomma un confronto a 360 gradi senza fingimenti e nella volontà reciproca di collaborazione, per recuperare errori e probabilmente tempo prezioso perso. Questo quanto emerso dal confronto e staremo a vedere, alla verifica dei fatti, quanto sarà oggettivamente concretizzabile, in particolare quali saranno gli sviluppi di questo percorso partecipato annunciato, non privo di elementi contraddittori.

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