Il congresso di Rifondazione comunista, per il nuovo soggetto politico della sinistra

Sabato 25 marzo per l’intera giornata presso l’ex cinema Aurora si è svolto il X congresso della Federazione livornese del PRC. Una barca di carta nel mare in tempesta della società italiana, è questo il logo che i “rifondaroli” livornesi hanno scelto per presentare la loro assemblea congressuale, ma la barca reggerà il mare? E soprattutto raggiungerà un lido sicuro?

26marzo2017 di Marco Chiuppesi

La relazione

In apertura dei lavori il segretario Francesco Renda, che da norme statutarie si presentava dimissionario all’appuntamento congressuale, ha tenuto la sua relazione. Tra i punti toccati nel discorso, la rivendicazione dell’orgoglio per la resistenza di Rifondazione come movimento politico organizzato di comuniste e comunisti; la necessità del riconoscimento del fatto che questa forza politica da sola è insufficiente, come sono insufficienti le altre forze politiche organizzate a sinistra; solo un progetto di fronte ampio di sinistra e antiliberista può raggiungere la massa critica per affrontare le grandi sfide che la fase storica impone. Un fronte ampio e plurale in cui Rifondazione non può annullarsi, perché i comunisti riconoscono di avere un ruolo, una collocazione che va al di là del soggetto politico collettivo auspicato; ma senza il quale sarebbe inadeguata. Questo è stato presentato da Renda come progetto valido tanto a livello nazionale quanto a livello locale, in un territorio come quello livornese martoriato dalla crisi economica e dalle sue ricadute sociali che solo la sinistra, unita e col contributo anche di Rifondazione, può sperare di sottrarre al baratro.

Dopo questa relazione si sono aperti gli interventi delle forze politiche e associative invitate all’evento.

In molti hanno raccolto l’invito e portato i propri saluti: il Segretario Generale della CGIL livornese Fabrizio Zannotti, Silvia Giuntinelli presidente di Buongiorno Livorno, Antonio Stefanini di Sinistra Anticapitalista, Simona Ghinassi di Sinistra Italiana, Lorenzo Cosimi segretario del PCI livornese, Andrea Raspanti di Futuro (Giovanna Cepparello, sempre di Futuro, è stata presente nel pomeriggio), Gino Niccolai presidente dell’ANPI livornese, Marco Solimano presidente dell’Arci di Livorno, Paolo Gangemi in rappresentanza dell’Osservatorio Trasformazioni Urbane e dell’Unione Inquilini, Giovanni Altini presidente dell’Associazione Italia-Cuba di Livorno, Mariella Valenti dell’Associazione Amicizia Italo-Palestinese Onlus, Luca Stellati dell’associazione Pisorno, Benedetto Tuci del Movimento Consumatori e Gerardo Granito, presidente dei GAS Livorno e vice-presidente della Lega Consumatori.

Oltre a esprimere i loro auguri per lo svolgimento dei lavori, gli ospiti hanno svolto nei loro interventi interessanti considerazioni sul contesto sociale e politico nazionale e locale. La presenza di tante e tanti ospiti, anche considerando quelli che non hanno potuto essere presenti per impegni concomitanti, e la qualità dei loro interventi mostra come il congresso di Rifondazione oltre che un momento di democrazia interna sia stato organizzato e vissuto come un momento di ascolto e relazione.

Lo svolgimento ed i nuovi organismi

Ai saluti degli ospiti è seguita l’elezione delle commissioni politica, elettorale e verifica poteri, che hanno svolto i loro lavori nella sessione pomeridiana mentre il resto dei 36 delegati provenienti dai 10 circoli territoriali del partito conduceva il dibattito politico. Pur nelle differenze tra i vari interventi, tratti comuni sono stati la valutazione critica del contesto economico e sociale e l’attenzione al rilancio dell’iniziativa politica del partito nel quadro più ampio della sinistra antiliberista. Nelle analisi dell’attività del partito condotte nei vari interventi non sono mancati spunti critici verso le alleanze stabilite a ridosso di passate scadenze elettorali nazionali, giudicate come operazioni elettoralistiche di corto respiro e non il frutto di un vero lavoro politico fatto a partire dai territori. Molti riferimenti, nel giorno in cui i capi di stato celebrano a Roma i 60 anni dalla firma dei Trattati che istituirono CEE ed Euratom, anche alla natura regressiva delle istituzioni europee. Terminato il dibattito, il cui intervento di chiusura è stato tenuto da Domenico Moro del Comitato Politico Nazionale, attorno alle 17 si sono svolte le votazioni dei delegati sugli emendamenti ai due documenti in discussione e sugli ordini del giorno già approvati nei congressi dei circoli territoriali dove erano stati inizialmente proposti.

Su proposta unitaria della commissione elettorale sono stati eletti all’unanimità come membri del Comitato Politico Federale, il “parlamentino” del partito:

Ranieri Acerbi, Giovanni Altini, Laura Banchetti, Giacomo Bazzi, Renzo Belcari, Alberto Benedetti, Valerio Bianconcini, Fulvia Bilanceri, Marco Chiuppesi, Valerio Cignoni, Viviana Coppini, Giuliana Giuliani, Kery Grimaldi,  Vladimiro Mannocci, Alessandro Masoni, Lilio Monticelli, Francesca Orazzini, Marilena Orazzini, Francesco Renda, Saverio Renda, Riccardo Rossi, Salvatore Scumaci, Gisella Seghettini, Vittorio Sordini, Francesco Tozzi, Aurora Trotta. Saranno membri di diritto il presidente del collegio di garanzia e il segretario o segretaria dei giovani comunisti.

E’ seguita l’elezione, avvenuta all’unanimità, dei membri del Collegio di garanzia:

Ennio Cinnali, Gino Fastame, Paolo Francini, Silvio Lami, Fulvia Vetturini. 

È stata poi eletta, sempre su proposta unitaria della commissione elettorale e sempre all’unanimità, la delegazione che parteciperà al X Congresso Nazionale, che si svolgerà a Spoleto dal 31 marzo al 2 aprile – sede in cui si decideranno linea politica e gruppo dirigente nazionale di Rifondazione Comunista. Delegati al Congresso Nazionale di Spoleto saranno:

Alberto Benedetti, Fulvia Bilanceri, Marco Chiuppesi, Kery Grimaldi, Lilio Monticelli, Domenico Moro. Delegati supplenti, Viviana Coppini, Alessandro Masoni e Fulvia Vetturini.

Infine, sono stati eletti i quindici delegati al Congresso Regionale, che si svolgerà in data da definirsi dopo quello nazionale.

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