Il Teatro Verdi di Pisa si conferma come “casa della cultura” della città. Stagione 2016-2017

Dove la cultura si fa, si vive e si gusta

15luglio 2016 di Beatrice Bardelli, Pisa

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Lo hanno confermato ieri le parole entusiaste del presidente del Teatro di Pisa, avvocato Giuseppe Toscano, e del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, intervenuti all’ormai tradizionale appuntamento di fine anno che il Teatro Verdi organizza nel suo elegante foyer per analizzare l’andamento della  stagione appena trascorsa e presentare la programmazione della nuova stagione 2016-2017.

Destinatari di questo incontro i veri protagonisti del meritato successo di questo teatro d’eccellenza, uno dei più antichi e prestigiosi teatri d’Italia: il suo fedelissimo pubblico. Nonostante la calura estiva, ieri pomeriggio, il foyer del teatro straripava di gente, accorsa per sapere cosa offrirà il teatro pisano a partire dal prossimo ottobre. Molto, come sempre. Per l’alta qualità degli spettacoli di lirica, opera da camera, prosa e danza, e per la qualità dell’esecuzione dei suoi concerti che riescono a far affluire in teatro migliaia e migliaia di spettatori l’anno.

I dati

  • Image and video hosting by TinyPicQuasi 9.000 presenze per il settore Lirica e Opere da camera.
  • Quasi 11.000 presenze per il settore Prosa con una crescita degli abbonati nell’uno e l’altro settore che superano i 600 abbonamenti annuali per un teatro che ha una capienza di 920 posti.
  • Più modesti i risultati del settore Danza dovuti, come ho già avuto modo di scrivere, non tanto alla qualità degli spettacoli presentati (alcuni di altissima eccellenza) ma ad una specie di “distacco emotivo” della città verso questo tipo di spettacolo. Chissà se potrebbe essere utile iniziare a lavorare con le scuole, fin da quelle dell’infanzia intendo, per fare innamorare della danza i più piccoli che, per loro natura spontanea, sono portati più degli adulti ad abbandonarsi ai movimenti del corpo su qualsiasi nota musicale. Basta vedere gli splendidi risultati che il Teatro Verdi ha ottenuto per il settore della Prosa dando inizio, tantissimi anni fa, a quel percorso formativo sul “Fare teatro” che ha fatto innamorare della prosa migliaia di studenti e studentesse pisane. E non solo. Riprova di questo, come ha ricordato l’avvocato Toscano, è che alla 32° edizione della Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, che si svolge a San Miniato dal 14 al 30 luglio, su 146 allievi provenienti da 7 paesi europei ben 20 si sono formati al Teatro Verdi di Pisa: quasi 1 ogni 7 partecipanti.

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Complimenti vivissimi a tutto la staff del teatro di Pisa! Lo sottoscrivo personalmente, ma lo hanno sottoscritto anche il presidente Toscano che si è complimentato con tutto il personale che lavora in e per il teatro (“Questo teatro è abitato da gente che lo ama!”) ed il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, intervenuto per ribadire l’impegno economico del Comune al Teatro della città.

“Il rapporto del Teatro con la città si è consolidato ed il pubblico è aumentato, inoltre – ha esordito Filippeschi – si è mantenuto il bilancio in pareggio, per questo il Consiglio comunale ha approvato il finanziamento al Teatro Verdi di un milione e mezzo di euro a cui, quest’anno, si aggiungeranno 300.000 euro per i necessari lavori di manutenzione di una struttura splendida e rinomata come questa che festeggerà il 150o anniversario dalla fondazione il prossimo anno”.

Il Teatro Verdi di Pisa, infatti, è riconosciuto come uno dei più bei teatri di tradizione italiani ed uno dei più riusciti come esempio di architettura teatrale ottocentesca. Già Regio Teatro Nuovo, il “Verdi” di Pisa, costruito tra il 1865 e il 1867 ad opera dell’architetto Andrea Scala,  fu inaugurato la sera del 12 novembre 1867, con il Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini.

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Parole cariche di entusiasmo e speranza per futuri successi sono state espresse anche da Beatrice Magnolfi, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus che finanzia il teatro di Pisa con mezzo milione di euro, la cui importante e consolidata partnership per la Stagione teatrale si estenderà, dal 2016/17, anche alla Stagione di Danza, e dai due direttori artistici, Marcello Lippi per la Stagione Lirica e Silvano Patacca per la Stagione teatrale e di Danza. A conclusione, è intervenuta anche Elisa Guidi, responsabile di Comunicazione e Relazioni esterne della Scuola Normale, che ha tracciato un breve excursus sulle linee della 50a  Stagione dei Concerti della Normale.

Qualche titolo

Otto titoli per la Stagione d’Opera

che si apre il 15 ottobre con il Rigoletto di Verdi per passare alle arie di Gounod (Mors et Vita), Hindemith (Sancta Susanna) , Puccini (Suor Angelica e Gianni Schicchi) fino a novembre, Britten in dicembre con Il figliol prodigo e Il piccolo spazzacamino, Mozart con Il flauto magico in gennaio, Il cappello di paglia di Firenze di Rota in febbraio, la Manon Lescaut di Puccini in marzo e la Didone abbandonata di Vinci in chiusura, il 26 marzo alle 16.

Nove i titoli della Prosa

che si apre con due prime nazionali: la prima, il 29 ottobre, della Compagnia della Fortezza, Dopo la tempesta-l’opera segreta di Shakespeare, per la regia e drammaturgia di Armando Punzo, produzione di Volterra Teatro/Carte Blanche Centro Nazionale Teatro e Carcere, e la seconda, il 5 e 6 novembre, a firma di Francesco Niccolini che cura anche la regia insieme a Roberto Aldorasi de Il filo dell’acqua, l’alluvione, le alluvioni, una produzione di Arca Azzurra Teatro per commemorare la tragica alluvione di Firenze del 4novembre 1966. Si prosegue con il Molière de Il borghese gentiluomo il 21 e 22 gennaio ed il Non ti pago di Eduardo De Filippo il 17 dicembre. Come di consueto sarà commemorato il Giorno della Memoria con un progetto speciale che comprende, il 26 gennaio mattina, la presentazione per le scuole di Bent, di Martin Sherman per la regia di Lorenzo Tarocchi, una produzione della Compagnia Cervelli in Tempesta in collaborazione con Amnesty International, e sabato 28 e domenica 29 (alle 17) la presentazione di “Una giornata particolare” di Ettore Scola nella interpretazione di Giulio Scarpati e Valeria Solarino. Altri grandi interpreti sulla scena del Verdi saranno Laura Morante in Locandiera B&B di ispirazione goldoniana, il 18 e 19 febbraio, Fabrizio Bentivoglio in “L’ora di ricevimento” per la regia di Michele Placido, il 25 e 26 febbraio, e la Compagnia della Fortezza, che chiude la stagione di Prosa con un’altra prima nazionale, l’8 ed il 9aprile, dall’irriverente titolo Franco Stone-Una storia vera, un progetto in salsa pisana de I Sacchi di Sabbia, i Gatti Mézzi, Marco Azzurrini e Guido Bartoli con il contributo di GIPI.

La Rassegna di danza

si aprirà il 22 dicembre con la bella addormentata del Balletto del Sud per la coreografia di Fredy Franzutti su musica di Ciakovskij per proseguire, il 6gennaio, con Eureka della Kataklò Athletic Dance Theatre per la direzione artistica, e ideazione, di Giulia Staccioli. Due gli appuntamenti di febbraio, il 16 con “Romeo e Giulietta del Junior Balletto di Toscana” per la regia e coreografia di Davide Bombana su musica di Prokofiev ed il 22 (Chiesa di Sant’Andrea) con una coreografia di Michele Di Stefano su musica di Paolo Sinigaglia dal titolo emblematico: E-INK 1999-2015 Mk Michele di Stefano Aterballetto. Gli Anticorpi XL-Network Giovane Danza d’Autore presenteranno nella Chiesa di Sant’Andrea, il 4 marzo, una Serata Explo(siva…) con tre coreografie, di Claudia Catarzi (40.000 centimetri quadrati), di Francesco Colaleo (Re-garde) e di Nicola Galli (Venus). Il 30 marzo l’Ater-Associazione Teatrale Emilia Romagna presenta la Carolyn Carlson Company in Short Stories, tre interpretazioni al femminile della Carlson (Black Over Red), di Céline Maufroid (Wind Woman) e di Sara Orselli (Mandala) mentre, il 6 maggio, chiusura in grande con la prima nazionale Hamlet Dubbio e Ambiguità della imPerfect Dancers Company per le coreografie, e ideazione, di Walter Matteini e Ina Broeckx.

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