Aldo Zanchetta è giornalista, saggista, Presidente Fondazione “N. Zanchetta” per i diritti dei popoli amerindi e dell’Associazione “Re:Common”
29marzo 2015 di admin
Martedì 31 Marzo ore 14,30 presso l’aula magna Itc A. Pacinotti, con il patrocinio del Comune di Pisa negli incontri di “Contemporanea..mente” dibattito: in America (indo)latina, il “nuovo mondo” alla ricerca di un “mondo nuovo”.
L’incontro è rivolto alle classi, terze, quarte e soprattutto seconde e quinte dell’istituto, seconde per attinenza tematica al programma curricolare. L’incontro è aperto alla società civile. Sono invitati inoltre a partecipare tutti i docenti in virtù del carattere di aggiornamento del seminario e ad introdurre nelle rispettive classi l’argomento a scopo preparatorio. I docenti che intendono far partecipare gli studenti delle loro classi possono contattare il referente del progetto, Prof Andrea Vento
Nel 1492 Cristoforo Colombo “scoprì” un nuovo mondo e iniziò un genocidio colossale, non solo a causa delle armi ma anche delle nuove malattie contro le quali gli indigeni non avevano le difese immunitarie necessarie. Una stima molto approssimata ma non arbitraria, ci dice che la popolazione indigena si ridusse ad un decimo, da 80/100 milioni di persone a 8/10. Oggi gli indigeni del subcontinente latinoamericano sono stimati a poco più di un decimo della popolazione totale, cioè circa 50/60 milioni su un totale di circa 450 milioni. Essi stanno vivendo un vero rinascimento culturale e politico e sono il catalizzatore della lotta degli ‘esclusi’ per la creazione di un “mondo nuovo”.
I popoli indigeni del continente stanno pagando un prezzo altissimo al modello occidentale di sviluppo. Le terre di montagna e le foreste in cui si erano rifugiati e dove hanno preservato un’ampia biodiversità sono anche ricche di risorse energetiche e minerarie che oggi sono necessarie al “libero mercato” per consentire la continuazione del processo di accumulazione capitalistica, data la crisi che attanaglia l’economia occidentale. Per loro resistere a questa nuova invasione dei propri territori è quindi questione di vita o di morte quale continuare ad esseri liberi e legati alla “madre terra” da una cosmovisione di armonica appartenenza e non di dominio e sfruttamento. Ma la loro oggi non è solo resistenza, quanto invece proposta di una via di uscita dalla trappola in cui siamo caduti: il problema non è il “vivere meglio” inseguendo una crescita illimitata e perciò ambientalmente insostenibile ma il “ben vivere” in un rapporto rinnovato fra i gruppi etnici e la natura.
Essi oggi chiedono di poter vivere non secondo modelli di civiltà imposti coattivamente dall’esterno ma con forme di autonomia all’interno dei loro territori attraverso le quali potersi evolvere secondo proprie tradizioni e valori.
Nel corso dell’incontro sarà presentato in anteprima in Italia il libro “Cosmovisioni. Occidente e mondo andino”, opera collettiva del Pratec di Lima (PRATEC: Proyecto andino de tecnologias campesinas), terzo volume della collana “Ripensare il mondo” dell’editore Mutus Liber.
I testi contenuti nel libro:
Antonio Melis
Dalle Ande, un’alternativa alla ragione pragmatica
Eduardo Grillo Fernández
Presentazione dell’edizione originale
Antonio Rengifo Balarezo
Presentazione dell’edizione italiana
Eduardo Grillo Fernández
La religiosità nella cultura andina e nella cultura occidentale moderna
Víctor Antonio Rodríguez Suy Suy
Visione endogena della cultura andina
Eduardo Grillo Fernández
Il linguaggio nella cultura andina e nella cultura occidentale moderna
Grimaldo Rengifo Vásquez
Il sapere nella cultura andina e nell’Occidente moderno
François Greslou
L’organizzazione contadina andina
Enrique Moya Bendezù
L’arte nella cultura andina
Julio Valladolid Rivera
Agro-astronomia andina
Grimaldo Rengifo Vásquez
Prueba e dialogo nella cultura andina. Sperimentazione ed estensione agricola nell’Occidente moderno
Eduardo Grillo Fernández
La politica nella cultura andina e nell’Occidente moderno
