I contratti di solidarietà sono applicati in Piaggio da 3 anni, con la firma, sempre scontata, dei sindacati FIM e UILM
24febbraio 2016 da Tecce,Malventi,Guezze,Cappellini – Delegati Fiom Cgil
L’azienda li ha sempre usati non solo per ridurre i suoi costi a spese dell’INPS, ma soprattutto per riorganizzare la produzione e intensificare i ritmi di lavoro, approfittando della ridotta capacità di resistenza dei lavoratori, presenti in fabbrica in minor numero e più ricattabili.
Quest’anno l’applicazione del contratto di solidarietà è diventata sempre più pesante e discriminatoria. Con il pagamento delle ore non lavorate ridotto, a livello nazionale, di circa il 30%. la Piaggio tiene a casa le persone che non ritiene adeguate all’aumento degli standard produttivi e vorrebbe costringere a ritmi più alti e a peggiori condizioni di lavoro chi seleziona per il “privilegio” di lavorare. La stragrande maggioranza di quelli destinati ad essere “parcheggiati” a casa hanno problemi di salute, spesso causati dai ritmi di lavoro usuranti delle catene di montaggio. Sono spesso persone che, avendo avuto un contratto precario per 10 o 15 anni, hanno subito il ricatto di dover dimostrare di non essere meno produttivi degli altri. Una competizione che ha fatto ingrassare la Piaggio a spese della funzionalità degli arti superiori dei lavoratori, soprattutto di molte operaie.
Ma alla Piaggio con questo accordo viene anche consentito di colpire un lavoratore perché svolge attività sindacale in un modo non gradito all’Azienda, Nel reparto ACN, ad esempio, durante questa settimana sono rimasti a casa solamente 2 o 3persone su 30, ma tra loro, guarda caso, il rappresentante dei lavoratori, mentre pochi giorni prima sono stati fatti arrivare da altri reparti diversi operai per sopperire alle necessita` produttive, e mentre continua ad essere effettuato il lavoro notturno.
A questi comportamenti i lavoratori hanno già risposto con uno sciopero di stabilimento di un’ora la scorsa settimana, e uno di mezz’ora lunedì 22 al reparto ACN. Uno sciopero che non e` solo contro la Piaggio. E` anche di denuncia delle istituzioni pubbliche, evidentemente poco interessate a guardare oltre i muri della fabbrica più grande della regione, anche quando utilizza ingenti fondi pubblici e tanti soldi che vengono dai contributi dei lavoratori per discriminarli e mettere in discussione i loro diritti.