Incontro con il giornalista americano John Catalinotto su “Fermiamo la guerra”. A Pisa il 10 aprile ore 17:30

GuerraCampagna di informazione e opposizione alla costruzione dell’hub militare.

8aprile 2015 di admin

10 aprile Guerra alla guerraVenerdì 10 aprile ore 17.30 c/o sede della Rete dei Comunisti, Via sant’Andrea 31 Pisa, incontro dibattito sul tema:

Guerra alla Guerra.

La pace in Europa non è più un dato scontato.

L’imperialismo europeo è una minaccia per i propri popoli.

Fermiamo la guerra e opponiamoci a qualsiasi interventismo militare.

Saranno presenti oltre a John Catalinotto, caporedattore del giornale statunitense Workers World dal 1982, co-fondatore dell’International Action Center, l’organizzazione di Ramsey Clark che negli USA ha dato impulso alle manifestazioni nazionali contro la guerra, anche:

– Manlio Dinucci saggista, giornalista de Il Manifesto

– Giovanni Bruno, PRC Pisa

– Valter Lorenzi, Rete dei Comunisti

bandiera_europeaL’Unione Europea è un polo imperialista in costruzione, che nel suo incedere produce guerra. Questo è l’assunto dal quale la Rete dei Comunisti parte nel promuovere la campagna nazionale “Guerra alla guerra”.

L’ossessiva campagna mediatica che parla di quest’alleanza come polo di pace, s’infrange sui fronti di conflitto fomentati in questi anni ai confini del continente. Dall’Ucraina alla Libia, un arco di guerra circonda l’Europa continentale, riportando le lancette della storia indietro di oltre un secolo, quando la spinta colonialista portava i vari Stati europei a strappare militarmente paesi e territori a un impero ottomano in declino.

Di nuovo, Francia, Italia, Germania, Inghilterra sono impegnati militarmente nei paesi che a cavallo tra XIX e XX secolo furono possedimenti o aree di loro influenza diretta, in Nord e Centro Africa, nell’Est europeo, in Estremo Oriente. Più che l’ “inno alla Gioia” di Beethoven, la colonna sonora che si addice a quest’Unione Europea è la “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner. I motivi del ritorno alla “diplomazia delle cannoniere” li individuiamo nella crisi sistemica del capitalismo, emersa con forza nel 2007 attraverso lo scandalo finanziario dei “subprime” statunitensi, ma che già covava dalla prima metà degli anni ’70 del secolo scorso.

BRICS e il disordine geo-politico mondialeLa costruzione dell’Unione Europea e della sua moneta è la risposta delle borghesie europee a una crisi senza precedenti per profondità, durata nel tempo e carenza di strategie per il suo superamento. Il grado di maturazione economico, politico e militare raggiunto dai paesi che la compongono, ci fa parlare di un “polo imperialista” in costruzione, impegnato a contendersi mercati, territori e risorse con altri competitori internazionali. Un processo contraddittorio e molto pericoloso, perché mette continuamente in discussione vecchie alleanze e rapporti interni all’Unione Europea stessa, in uno scacchiere internazionale caratterizzato dal declino progressivo dell’imperialismo USA e dal sorgere di potenti competitori, come i BRICS e un nuovo “polo islamico”, che vede le grandi borghesie del Golfo persico impegnate a trasformare il loro grande ruolo economico, energetico e finanziario in potenza militare.

La dinamica che osserviamo nei vari fronti di conflitto ne facilita la comprensione. In Ucraina la competizione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti è evidente, mettendo di nuovo in discussione l’Alleanza Atlantica (NATO) come “camera di compensazione” tra interessi sempre più contrapposti.

E’possibile seguire l’evento, anche tramite la diretta streaming sul seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCu5zSHlxnzhGRtLyJ3fT4Tg

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