L’emigrazione italiana in Svizzera nella ‘Turnata’ di Mario Perrotta

“Scenari di quartiere” è il festival di Teatro di narrazione nato nel 2016 da un’idea di Fabrizio Brandi e Marco Leone, organizzato dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e dal Comune di Livorno con la direzione artistica di Fabrizio Brandi ed il contributo dell’Associazione Quartieri Uniti di Livorno.

28 Settembre 2020, di Donatella Nesti

Giunto alla sua quinta edizione il festival rimane fedele e sviluppa ulteriormente l’idea da cui è partito: portare il Teatro fuori dal Teatro, tra la gente, in luoghi inusuali, suggestivi, spesso legati alla storia della città. L’anno scorso fu indimenticabile la performance di  MARIO PERROTTA in una fredda serata ventosa al Castello di Antignano con il racconto tragico ma ironico dell’’emigrazione italiana nelle miniere di carbone del Belgio, raccontata attraverso un’epopea popolare, quest’anno al Teatro Goldoni è andata in scena LA TURNÀTA di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta diretto ed interpretato da Mario Perrotta collaborazione alla regia Paola Roscioli. Storie di emigrazione italiana negli anni 60 e 70. In Svizzera la legge, sino al 2005, violando i più essenziali diritti umani, impediva, tra l’altro, ai lavoratori definiti “stagionali” di portare con loro moglie e figli. Per tutta risposta gli italiani nascondevano moglie e figli nel portabagagli e lì iniziava la loro storia di clandestini reclusi in casa per anni. Nino è un bambino di nove anni che non ha mai visto il mondo fuori da quella stanza in cui vive col nonno, la mamma e il papà. Ma la morte del nonno scatena un rocambolesco viaggio di ritorno al paese, su una fiammante Alfa Giulia 1300, con in macchina il padre, la madre, un operaio sindacalista e il nonno morto. Mentre il mondo è incollato al televisore per guardare lo sbarco sulla luna, si consuma questo ritorno “mitico” alla terra d’origine. Racconto in bilico tra dramma e commedia all’italiana. Il ritorno, la ’turnata’ su quell’auto ha l’obiettivo di passare la frontiera. Arrivare sino a Bologna dove finisce l’autostrada. Arrivare nel Salento dove finisce l’asfalto. Arrivi a casa dove finisce tutto. Allora vuole dire che ti sei sistemato…Da Zurigo a Lecce i chilometri sono 1.400. Un’avventura. Soprattutto se in macchina ci sono un nonno morto, un sindacalista e un bambino di nove anni che ha vissuto cinque anni murato in una stanza. Un’avventura. Tantissimi applausi dal numeroso pubblico in sala al bravissimo Mario Perrotta.

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About the Author: Michele Faliani