La sentenza della Corte di Cassazione è stata depositata nella cancelleria della seconda sezione penale. La Suprema Corte ha accolto il ricorso della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze annullando l’ordinanza del Tribunale del Riesame che aveva dato ragione all’imprenditore siciliano.
6maggio 2016 admin
Il nome di Bulgarella negli ambienti della Procura viene associato a “Cosa Nostra” e in particolare al boss super-latitante Messina Denaro. Altri 6 gli indagati, fra cui il vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona.
Bulgarella torna quindi davanti ai giudici del Tribunale di Firenze: per la DDA l’accusa è che l’imprenditore abbia intrattenuto rapporti diretti con il clan di Matteo Messina Denaro, per cui conto avrebbe investito in Toscana i capitali accumulati, in particolare a Pisa e Livorno.
L’effetto della sentenza della Cassazione è inoltre il via libera ad un supplemento d’indagine. Non è più valida l’ordinanza con cui il Tribunale del riesame di Firenze aveva a sua volta annullato, il 28 ottobre 2015, il decreto di perquisizione e sequestro di documenti del costruttore siciliano, sospettato di aver commesso reati finanziari, avvalendosi anche di rapporti con Unicredit.