In continuità con l’approccio dell’8agosto avvenuto con il sindaco Nogarin, si è svolto in Comune a Livorno, un ulteriore incontro tra tecnici dell’Amministrazione e i sindacati, sugli sviluppi della cabina di regia regionale
24settembre 2015 di S. L. video e foto di G.B.
Un incontro poco pubblicizzato, considerato che solo pochi lavoratori interessati ne erano a conoscenza e che, neanche tutti i consiglieri comunali ne erano informati. Cosa che probabilmente verrà compensata se, come sembra è in previsione l’intenzione di una Commissione specifica, con audizioni.
Il punto è che, bene che vada, solo dall’anno prossimo si potranno vedere prospettive (e solo prospettive) sul piano di reindustrializzazione e investimenti e… nel frattempo chi ha perso il lavoro, oltre allo sfratto, cosa deve aspettarsi?
In questi ultimi mesi girano numeri da capogiro e piani di reindustrializzazione da fare invidia alla Germania ma, nel contempo i lavoratori che hanno perso il lavoro (cosa che coinvolge almeno una diecina di Aziende nel territorio di Livorno) non hanno ancora riscosso e rischiano di perdere la cassa integrazione in deroga. A denunciare questa situazione è Luca Menoni (ascolta video), il quale ha spiegato che la cassa integrazione in deroga del 2014, per i periodi interessati da agosto a dicembre, è stata approvata dalla regione e mai derogata.
Il mancato pagamento deriva dal fatto del mancato smaltimento delle ferie dei dipendenti che, sarebbe dovuto avvenire prima di utilizzare la cassa integrazione e, non viceversa. Insomma un cavillo burocratico.
Una cosa apparentemente assurda e ancora più incredibile che la Regione non si sia posto il problema di sbloccarla. Anche perché le ferie (in particolare in una fase di ricatto occupazionale) non vengono decise dai lavoratori, in particolare nelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti, pertanto se il problema è di ordine burocratico queste responsabilità non possono ricadere su chi ha, oltretutto, subito i licenziamenti.