Proprio nei giorni in cui anche ‘Rai Uno’ mette gli occhi sullo scandaloso fosso bianco Solvay, e sindaco, vicesindaco e direttore Solvay si sperticano a minimizzare l’impatto sul mare e sulla salute della popolazione, la multinazionale dà la conferma di quanto le interessi l’opinione pubblica, rimettendo in funzione due distillatori della vecchia sodiera e rilasciando in mare grandi quantità di ammoniaca: “risultato, centinaia di pesci morti spiaggiati alle spiagge bianche e molti altri rimasti al largo a galleggiare”.
1settembre 2017 da Maurizio Marchi, Medicina Democratica (Livorno e la val di Cecina)
Da fonti interne sappiamo che il sistema sodiera è controllato da un computer, anziché da lavoratori e ingegneri esperti e – secondo Solvay – proprio il computer avrebbe sbagliato, immettendo ammoniaca dove avrebbe dovuto arrivare aria. L’inadeguata vasca di emergenza ha fatto il resto, non riuscendo a trattenere l’ammoniaca fuoriuscita.
Fatto ancora più grave, il contenuto della vasca di emergenza finisce nel fosso bianco, invece di essere svuotata e smaltita come rifiuto tossico in discarica autorizzata, a pagamento. Abbiamo calcolato che Solvay risparmia ogni anno almeno 700 milioni di euro smaltendo gratis i propri rifiuti industriali in mare, carici di metalli pesanti, ma anche occasionalmente ma frequentemente anche ammoniaca e cloro, inquinanti “acuti”, che sterilizzano le acque e i fondali, cancellando ogni forma di vita per diversi chilometri quadrati in mare.
- E’ per questo (l’assenza di colibatteri fecali e simili) che Comune, Regione e Arpat hanno da questo anno cambiato i cartelli all’ingresso delle spiagge bianche, millantando una presunta ‘qualità eccellente delle acque’.
Così la disinformazione di massa prosegue e si aggrava, salvo poi svegliarsi dal sogno in mezzo ai pesci morti a quintali. Che qualcuno, incredibilmente continua a mettere in relazione con la bomba fatta esplodere al largo di Vada il 26 agosto, pur di discolpare Solvay. L’Arpat invece e finalmente conferma: alte concentrazioni di ammoniaca in mare al fosso bianco: si facciano finalmente conoscere gli esami sui pesci morti. Medicina Democratica, con la collaborazione della consigliera regionale Monica Pecori, sta preparando una interrogazione urgente in cui chiederà la modifica dell’Autorizzazione ambientale rilasciata a Solvay dal Ministero, che vieti finalmente gli scarichi a mare e prescriva un corretto smaltimento in discarica autorizzata delle oltre 120 mila tonnellate di rifiuti speciali sversati gratis in mare. L’Accordo di programma del 2003 non ha funzionato, Solvay non rispetta i limiti concordati tanto da aver dovuto patteggiare di fronte alla Procura di Livorno un piano di bonifica che non è mai partito.