People Mover e infiltrazioni criminali: “affrontare l’argomento in consiglio comunale di Pisa”

L’inchiesta sulla rete di malaffare che ha avvolto la realizzazione del People Mover, impone una discussione urgente in Consiglio comunale

peoplemoversangiusto3novembre 2016 da Una Città in Comune/ Rifondazione Comunista, Pisa

Mentre l’inchiesta della magistratura farà il suo corso e la Commissione consiliare di controllo e garanzia competente avvierà un percorso di approfondimento sul caso specifico, a nostro avviso è necessario un confronto politico su un problema che, se pure in forme diverse, continua a presentarsi con sempre maggiore urgenza: il rischio di infiltrazioni criminali nella nostra città.

peoplemover4Negli ultimi tempi si sono susseguiti numerosi episodi che non possono destare un allarme: dal sequestro di alcuni esercizi commerciali nell’ambito di una maxioperazione coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia contro il clan ‘Contini’, alla confisca per l’edicola di Borgo Stretto intestata al figlio di Orlando Giordano Galati, ritenuto esponente di spicco del clan dei ‘tortoriciani’ della zona di Messina“, alla revoca dell’appalto da 400 mila euro alla Ediservice Srl di Vasto per la realizzazione della Rotatoria di via del Gargalone Pisa.

A questo si aggiungono le due maxi-inchieste fatte una dalla DIA sul gruppo dell’imprenditore Andrea Bulgarella, e l’altra dalla Procura di Roma che ha portato all’arresto dei vertici di Pisamover e della Syntel.

Gran parte delle preoccupazioni espresse in questi giorni dall’amministrazione comunale sul Pisamover sono state concentrate sui tempi di realizzazione dell’opera, mentre a nostro avviso si sta rimuovendo il cuore del problema per la nostra città: ovvero  il crescente pericolo di radicamento mafioso e criminale  nel nostro tessuto economico e sociale.
Per queste ragioni abbiamo chiesto che già nel prossimo consiglio comunale si discutesse l’argomento da noi proposto: “L’inchiesta del People Mover e il problema del rischio delle infiltrazioni criminali in città”, in quanto siamo convinti che oggi più che mai queste attività illegali trovano in una fase di crisi terreno fertile per attecchire, e che non serva a nulla nascondere la testa sotto la sabbia.

La risposta a questa nostra richiesta è stata negativa da parte delle altre forze politiche. Crediamo che sia un gravissimo errore, in quanto rimuovere o negare che anche nei nostri territori il rischio delle presenze criminali è sempre più alto è il primo passo per favorirne il radicamento.
Siamo convinti, invece, che occorra ancora di più affrontare questa discussione pubblicamente e avviare o rafforzare tutte le azioni e gli sforzi possibili per monitorare e controllare le attività commerciali ed imprenditoriali che insistono sui nostri territori, al fine di prevenire ogni genere di infiltrazione malavitosa. Gli enti pubblici in questo, hanno un ruolo determinante e il sistema degli appalti/subappalti che vengono assegnati, direttamente o tramite le società partecipate sono un snodo strategico su cui esercitare i controlli e le verifiche più strette.

Verifiche che ad oggi, ad esempio, sul People Mover sono state evidentemente lacunose alla luce di quanto emerso e nonostante le criticità legate a soggetti come Condotte o SIntel fossero agli onori della cronaca da tempo.

Pertanto ribadiremo la nostra richiesta di discussione pubblica in Consiglio comunale su questi argomenti ritenendo anche di valutare la possibile istituzione di un osservatorio permanente aperto non solo agli esponenti delle istituzioni, ma anche ai soggetti della società civile portatori di interessi collettivi.

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