People Mover, saremo costretti a parlarne ancora a lungo, probabilmente anche figli e nipoti. SGB: “oltre 70 milioni buttati in un’opera inutile”

27dicembre 2017 da Sindacato Generale di Base, Pisa

Alleghiamo una determina di accertamento di entrata (per l’esattezza entrata extratributaria) per un importo di 10.012,75 iva compresa, quindi imponibile 8.207,17 per la sosta Lunga nei parcheggi.

Si perché l’opera di realizzazione del trenino, è a carico di chi ha messo i finanziamenti pubblici e del soggetto realizzatore (come per SABA in piazza Vittorio Emanuele), ma i parcheggi sono a carico del comune (le entrate derivanti dalle tariffe per la sosta oltre le 18 ore dovranno essere trasferite dal concessionario Pisamover al Concedente Comune di Pisa ). Ma torniamo ai conti  pregandovi di verificarli perchè potremmo avere fatto alcuni errori

  • € 8.207,17 per la sosta Lunga. La sosta Lunga come definita dalla delibera 106 è quella che supera le 18 ore. Il trenino è diventato a pagamento a partire dal 26 marzo. Quindi si fa riferimento ad un periodo che va dal 26 marzo al 31 ottobre: 7 mesi e 5 giorni, in totale 218 giorni.
  • Dividiamo l’importo di 8.207,17€ per 218 (presupponendo che la sosta lunga si sia fermata a 18 ore) abbiamo 37,64€ al giorno (calcolo fatto con calcolatrice di windows).
  • Nella delibera 106 si fissa in 2,50€ il costo della Sosta fino a 18 ore. Quindi una ulteriore divisione tra 37,64€ e 2,50€ (sempre immaginando che una sola auto sosti 18 ore) fa 14,96.
  • Si tratta in sostanza di circa 15 auto al giorno. I numeri sono pubblicati, fate voi i conti. Risultato molto al disotto delle aspettative se consideriamo il costo dell’operazione .
  • Tutto giusto, ma i costi per la gestione del parcheggio quelli non vengono pubblicati e per quale ragione? Ma soprattutto la cittadinanza dovrebbe sapere anche gli introiti delle soste occasionali e soprattutto perché la tabella citata nella determina (vista la tabella con il dettaglio mensile dei proventi incassati, con evidenza di quota imponibile e di quota iva 22% che si allega al presente provvedimento), non è stata pubblicata.

Abbiamo tempo per parlarne, almeno altri 36 anni, nel frattempo è necessario che dell’argomento si interessino anche consiglieri comunali, giornali e stampa. Sono soldi pubblici e non vorremmo che i benefici dei privati fossero anche i debiti a carico dei cittadini.

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