
Dopo Zambon, se ne va anche Tidjani già legale rappresentante unico Cevital ed ex braccio destro di Rebrab
31 ottobre 2015 da Gruppo di minoranza sindacale-Camping CIG
E’ indispensabile che le organizzazioni sindacali convochino subito un’assemblea generale di tutti i lavoratori e le lavoratrici, coinvolgendo anche quelli dell’indotto, per decidere il percorso di lotta forte, promesso da Faticanti (responsabile nazionale Fiom per la siderurgia) all’assemblea precedente, a nome di Fim Fiom e Uilm, e sancito dal mandato democratico dell’assemblea stessa, mandato fin qui disatteso.
Non sono arrivate affatto risposte positive e concrete, da parte di un’Azienda ad oggi chiaramente inadempiente e, nei fatti, sempre meno credibile se non darà corso quanto prima agli investimenti per la rinascita del sito di Piombino.
Dunque, i rappresentanti sindacali, i quali, prima dell’incontro al Mise in programma il 20 ottobre, ancora non dessero seguito a quel preciso mandato dei lavoratori, avrebbero il dovere morale di dimettersi dai loro incarichi.
La stessa mobilitazione del 5 novembre deve essere esplicitamente riorientata, in solidarietà con i lavoratori delle altre zone, a rivendicare per Piombino, area di crisi complessa – insieme al prolungamento della Cig e degli altri ammortizzatori, nonché all’indispensabile riduzione del costo dell’energia – un piano straordinario di sostegno al reddito di disoccupati e cassintegrati, indotto incluso, e la piena disponibilità del Tfr. Devono essere inoltre chieste al governo misure legislative e finanziamenti straordinari, per far fronte a un’integrazione pari a circa il 20 %, della busta paga di coloro che sono in cig, e attivare così, d’intesa con il sindacato e per un numero elevato di persone, lavori socialmente utili, comunque aggiuntivi e non sostitutivi di posti di lavoro in essere.