Pisa, la lapide in ricordo dei due giovani fucilati dai nazisti in mezzo a immondizia e degrado

La consigliera comunale Veronica Fichi chiede che il Comune intervenga: “Purtroppo non è un caso isolato, la statua del maggiore Gamerra dopo un tentato furto fu abbandonata in un fosso!”

Pisa, 28 aprile 2016 da Comune di Pisa

Pisa, lapide due giovani fucilati da nazistiSulla lapide in ricordo dei due giovani fucilati dai nazisti e lasciata in un stato di degrado e abbandono, denunciata ieri dal consigliere del Cpt 6, Graziano Bandinelli (M5S), interviene oggi la consigliera comunale Veronica Fichi (nella foto qui sotto proprio accanto alla lapide).  “Colgo con attenzione la segnalazione di Graziano Bendinelli  – così scrive la consigliera Fichi – in merito alla lapide sita nel cortile del Polo Carmignani che versa attualmente in stato di degrado.

L’Amministrazione ha il compito di far conoscere e rendere visibile ed accessibile il patrimonio culturale, così come cita lo Statuto del nostro Comune nei principi generali. In effetti questa lapide, insieme ad altri luoghi della Memoria è stata ogni anno inserita nelle iniziative/commemorazioni ufficiali dedicate al 25 aprile o alla liberazione di Pisa (2 settembre) o vi è stata deposta la corona nel periodo estivo, per ricordare la stragi dell’agosto ’44, così sarà anche quest’anno. Tuttora è presente ed inserita nel percorso ViaLibera. L’ultima iniziativa si è svolta nel settembre 2015 insieme all’ANPI (ero presente) e come altre volte è successo, la siepe è stata potata per l’occasione ed è stata ripulita la pietra, ma io stessa ho potuto constatare la sporcizia (bottiglie, lattine, ecc..), pertanto ringrazio Bendinelli per la segnalazione.

Non si tratta di un episodio isolato di atti di scempio da parte di incivili, ce ne sono stati altri, penso alla scultura dedicata al Maggiore Gamerra (cimitero di Riglione), che dopo un tentato furto fu abbandonata in un fosso. Da due anni sto sollecitando per velocizzare i tempi di ripristino, e qui entra in ballo il Comune: non si può privare una comunità per lungo tempo di un monumento o la Memoria si perde. Credo, nello specifico della lapide, si possa chiedere una potatura più energica, perché il verde che era di ornamento ormai ne occlude la vista, scoraggiamo almeno questo atteggiamento intollerabile che si diffonde in Piazza dei Cavalieri per il “fenomeno movida”.

Sembra proprio che la situazione data dal business degli alcolici, lo spaccio, i dehors e i venditori abusivi non vadano d’accordo, oltre che con i vivi, neanche con le lapidi che ricordano i personaggi legati alla storia della nostra città e alla lotta antifascista. Direi che offendono il concetto di bellezza, come se il contrasto servisse a evidenziarne l’oltraggio. Questi luoghi sono l’emblema del patrimonio della comunità ed anche un biglietto da visita per chi viene a Pisa da turista. Tutto ciò – così conclude  Veronica Fichi –  è inaccettabile.”

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