‘Pisa nel Cuore’ in ‘RiscopriAMO PISA’. Alla Torre della Fame e al palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale Superiore

Con la guida sapiente e spigliata di Mario Ventrelli, dell’Ufficio Eventi Culturali della Normale, la visita organizzata da Pisa nel Cuore ha coinvolto una cinquantina di partecipanti. Numerosi altri sono rimasti esclusi solo per ragioni di spazio.

28ottobre 2017 da Anna Buoncristiani Fochi, Lista civica ‘Pisa nel Cuore’

Nel luogo dove il Conte Ugolino della Gherardesca e i suoi familiari andarono incontro alla loro sorte drammatica, immortalata da Dante nella Divina Commedia, il gruppo di cittadini ha potuto apprezzare quei due monumenti che la gran parte dei Pisani conosce solo dall’esterno. In un’atmosfera solenne e incantata, la conclusione è stata in bellezza, con la brillantissima conferenza di Francesco Mallegni. Il celebre paleoantropologo ha spiegato in modo molto accattivante e piacevole i suoi studi sui resti di Ugolino, figli e nipoti: il pubblico seguiva affascinato le parole e le battute di spirito di questo studioso, che sa ben presentare informazioni scientifiche come se si trattasse di un romanzo. Mallegni ha dato anche la soluzione del noto giallo, sfatando la diceria di un Ugolino cannibale.

Tante le persone che, attratte dall’evento, si sono aggiunte ai molti che già conoscevano Pisa nel Cuore e le sue attività. Fra queste, ScopriAMO PISA rientra nel progetto di caldeggiare la creazione di una Pisa Card, che faciliti l’approccio di cittadini e turisti alle molte ricchezze artistiche e storiche pisane. Al posto del diffusissimo turismo mordi e fuggi, basato quasi unicamente sulla Piazza del Duomo, una Card che aprisse la strada a tanti altri siti di interesse gioverebbe moltissimo alla conoscenza e alla prosperità economica. Fra l’altro, un turismo sapiente potrebbe apportare alla nostra città numerosi nuovi posti di lavoro, come più volte ha ricordato Raffaele Latrofa, capogruppo di Pisa nel Cuore in Consiglio Comunale.

La serata si è conclusa con una gradevolissima e apprezzata cena in un locale tipico cittadino, la Locanda dei Pisani DOC, dove la convivialità si è sposata magnificamente al ragionare su cosa si può mettere in campo per rilanciare la nostra città.

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