“I nostri rapporti con la Tunisia sono iniziati anni prima della rivoluzione dei gelsomini e la Toscana ha finanziato negli ultimi tre anni progetti di cooperazione con questo Paese per 1,4 milioni di euro. E’ stata una buona scelta, i risultati già cominciano a vedersi, ed è arrivato il momento di cancellare il debito tunisino verso l’Italia facendo sì che il governo locale investa nell’ampliamento dei progetti di cooperazione la cifra che risparmierà”.
24luglio 2015 di Tiziano Carradori, Toscana Notizie
E’ questa la richiesta di rinegoziazione del debito che il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha illustrato oggi pomeriggio a Tunisi all’ambasciatore italiano Raimondo De Cardona, con il quale si è incontrato al suo arrivo nella capitale africana.
Sfumato per un ritardo nella partenza il previsto confronto con le Ong e le organizzazioni giovanili locali, prima della partenza per la regione di Kasserine Rossi ha avuto però modo di conoscere la situazione direttamente dalla voce dell’ambasciatore. La sicurezza, il pericolo rappresentato dall’Is, la cooperazione allo sviluppo, i flussi migratori dall’Africa verso l’Italia sono stati al centro dei colloqui.
“Sotto il regime di Ben Alì – ha aggiunto Rossi – il Paese è stato spaccato in due, diviso tra zone più ricche perché turistiche e aree interne molto arretrate e con ampie fette di disoccupazione e di povertà. E’ grazie a progetti come quelli che la Toscana ha sviluppato nella regione di Kasserine, che oggi possiamo puntare decisamente a far sì che questo Paese possa riunirsi, vincere sulla minaccia rappresentata dal terrorismo e proseguire lungo la strada della rinascita democratica e della crescita istituzionale e civile”.
A questo proposito il presidente Rossi ha ricordato gli intensi rapporti intrattenuti dall’Università di Siena con la Tunisia. La professoressa Tania Groppi che a Siena insegna diritto pubblico ha coordinato un gruppo che ha partecipato alla scrittura dell’attuale costituzione tunisina per la parte che riguarda le istituzioni locali e il decentramento amministrativo, un’esperienza sintetizzata nel volume uscito di recente “Tunisia: la primavera della Costituzione” edito da Carocci.