Scontro in Fiom a Pontedera, #sindacatoaltracosa: “Il segretario Comparini non può emettere sentenze di incompatibilità”

29giugno 2017 da “sindacatoaltracosa – opposizione cgil nel Comitato Centrale Fiom”: Eliana Como, Paolo Brini, Beppe Corrado, Serafino Biondo, Francesco Doro, Matteo Moretti, Giorgio Mauro, Pasquale Loiacono, Antonio Santorelli

Inaccettabili le recenti dichiarazioni stampa del segretario genera le della Fiom di Pisa in merito a un volantino prodotto e distribuito da delegati e delegate della Fiom di Piaggio e Continental sul Ccnl dei metalmeccanici”. In particolare, è grave che il segretario generale di un territorio si permetta di scrivere di quei compagni e compagne:

“cosa ci stanno a fare nella Fiom” e “se non condividono niente di quello che facciamo; benissimo; nel pieno rispetto delle idee di ognuno, traggano le conseguenze di ciò che pensano e di ciò che fanno”.

Proprio perché la Fiom è Una, come ricorda Comparini nelle sue dichiarazioni, il segretario generale di un territorio deve essere il segretario di tutti, anche di coloro che legittimamente non la pensano come lui. Lo Statuto della Cgil garantisce il pluralismo e la possibilità di avere opinioni diverse dal gruppo dirigente e dalla maggioranza dell’organizzazione.

Comparini non può emettere sentenze di incompatibilità.

Tanto più se espresse da un segretario che rifiuta di convocare l’Assemblea degli iscritti in Piaggio, nonostante la richiesta di oltre 150 lavoratori, diserta l’assemblea degli iscritti autoconvocata dagli stessi lavoratori, ignora le decisioni di quell’Assemblea sulla linea sindacale in fabbrica e sull’elezione del Comitato degli iscritti in Piaggio e viola perciò continuamente i suoi doveri i e i diritti statutari degli iscritti. Lo ribadiamo, un segretario generale non può permettersi di dire a qualcuno di uscire dalla Fiom, se non la pensa come lui. Peraltro, facendolo pubblicamente e a mezzo stampa.

Questo sì, che lede l’unità della Fiom

Pensi piuttosto Comparini a tenersi gli iscritti che ha, a rispettare i loro diritti,e a trovarne di nuovi casomai. Aprendo l’organizzazione, non chiudendola.

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