Sì Cobas, dopo l’arresto di Aldo Milani, a Modena una giornata di lotta per libertà, dignità e diritti

Nonostante il divieto disposto dal Questore, i Si Cobas hanno mantenuto l’appuntamento in agenda, davanti a palazzo dei Musei, intonando cori ‘Aldo Libero’ e ‘Siamo tutti Aldo Milani’

5febbraio 2017 redazione

Nonostante il questore Paolo Fassari, avesse negato il diritto a manifestare al SI Cobas, programmato per il pomeriggio di ieri (4 febbraio), in centinaia hanno sfidato il divieto e, sotto le bandiere del sindacato, si sono radunati (dalle ore 15) pronti a sfilare in corteo, nel centro a Modena.

Attimi di tensione, con cariche della Polizia, si sono registrati quando alcuni manifestanti, staccatisi dal corteo, hanno occupato, per circa mezz’ora, alcuni binari alla Stazione  ferroviaria. Infine il corteo si è diretto verso il centro storico, dove lavoratori e iscritti al Si Cobas hanno dato spazio ad interventi e comunicati spontanei di adesione/solidarietà ad Aldo Milani. La situazione è poi tornata lentamente alla normalità. 

Il Comunicato del Sì Cobas:

“Una grande giornata di lotta operaia oggi a Modena! Un corteo forte e determinato di migliaia di lavoratori, compagni e solidali ha sfidato i divieti a manifestare in centro da parte della Questura. Le intimidazioni e le provocazioni delle forze dell’ordine non hanno impedito ai lavoratori di determinarsi il percorso, prima bloccando la Stazione dei treni, poi riprendendosi le vie del centro che la Questura voleva chiuderci. Le cariche della Polizia determinate dalla frustrazione a fronte della rabbia e determinazione degli operai non ci fanno paura! La lotta contro la criminalizzazione degli scioperi e contro la repressione del SI Cobas continua!”

Pillole di cronaca della giornata: 

  

  

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